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Cronaca

La storia di Italo, il pensionato innamorato di Perugia: è la "guardia" di via Bartolo

Ma la vita di Italo non è facile: pensionato per invalidità, con poche risorse, si barcamena come può. Peraltro c’è chi lo ha preso in antipatia, accusandolo di lasciar liberi i cani che infastidirebbero qualcuno

I perugini lo chiamano “il custode della piaggia di San Fortunato” o anche “la guardia di via Bartolo”. Si tratta di Italo, un residente di prossimità che si distingue per gentilezza e bonomia. È tuderte di origine, ma perugino di convinta elezione. Oltretutto, è merito suo se quella striscia di terra ai piedi della tessitura muraria etrusca, a sinistra dell’Arco, appare verdeggiante e in fiore.

Italo – coi suoi cani Briciola e Francesco (l’unico cane al mondo con nome umano e orologio alla zampa!) – girella, a piedi o col suo apetto, tra l’acropoli e piazza Grimana. Al mattino si dedica alla cura della piaggia: non solo fiori, come faceva all’inizio, ma anche ortaggi.Il suo orgoglio sono delle piante di pomodoro, piantate tardivamente, che stanno fruttificando. Le mostra con orgoglio (foto) ai passanti.

Ma la vita di Italo non è facile: pensionato per invalidità, con poche risorse, si barcamena come può. Gli unici suoi “vizi” sono un caffè e un sigarino: che può permettersi all’inizio del mese. Peraltro c’è chi lo ha preso in antipatia, accusandolo di lasciar liberi i cani che infastidirebbero qualcuno. Così lui va in Corpo di guardia e chiede solidarietà. Ha chiesto anche udienza al sindaco, per riferire sulla propria “guardiania” in via Bartolo. Personaggi così costituivano una volta una “specie protetta”: guai a toccarli o a infastidirli. Ma oggi i tempi – spiace dirlo – sono cambiati, non sempre in meglio. C’è chi se la prende anche con chi, evidentemente, non è in grado di difendersi. Perugia Today sta con Italo.

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