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Cronaca

Scritte spray sulla strada e tagli sulle braccia per "urlarle" il suo amore, ma lei lo denuncia: ex nei guai

Ora il giovane dovrà rispondere di stalking nei confronti della ex fidanzata; ci sarebbe però una denuncia sporta dallo stesso imputato dopo essere stato aggredito da lei e dallo zio

Sarebbe arrivato persino a compiere atti di autolesionismo, (tagli di lamette sul braccio) pur di dimostrarle il suo amore e la non accettazione per la fine di quella storia in cui aveva fortemente creduto. Frasi d’amore scritte sull’asfalto con bombolette spray, appostamenti sotto casa, chiamate. Quella donna sarebbe diventata un’ossessione. Lui è un giovane di appena 24 anni, lei poco più piccola, e sarà proprio la ragazza a sporgere denuncia a causa di quei presunti comportamenti persecutori messi in atto nei suoi confronti dall’ex subito dopo la fine del loro rapporto.

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Oggi una nuova udienza davanti al giudice Lidia Brutti, subito rinviata al prossimo 17 gennaio: al termine delle indagini preliminari, per il giovane era stato emesso il decreto di rinvio al giudizio per stalking; l’avvocato difensore, Michele Iacomi, chiederà invece “il non luogo a procedere” nei confronti dell' assistito. Ci sarebbe infatti una denuncia sporta dallo stesso imputato nei confronti della ragazza e dello zio, accusati di averlo aggredito e picchiato per strada, colpito con un oggetto contundente in faccia al fine di allontanarlo. 

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Secondo l’accusa, il giovane avrebbe avuto, nei confronti della ragazza, comportamenti tali “da farle cambiare le sue abitudini di vita”, “raggiungendola sotto casa senza preavviso- come si legge nel capo d’imputazione, effettuando atti autolesionisti e paventandole il suicidio, generando in lei un continuo stato d’ansia e paura e un fondato timore per la propria incolumità”.

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L' avrebbe anche minacciata di chiamare gli assistenti sociali per farle togliere il proprio figlio di appena tre anni qualora non avesse ritirato la denuncia, pedinandola  e mandadole foto via chat con i segni di taglio effettuate sulle proprie braccia per averlo lasciato. Ora sarà il giudice a stabilire se ci siano i presupposti per l'inizio di un processo penale per stalking.  

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