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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La casa va all'asta per debiti e lui perseguita i nuovi proprietari, nei guai per stalking

L'uomo si sarebbe anche introdotto in casa e avrebbe colpito il capofamiglia con un pugno e con una sedia da giardino

La casa va all’asta e il vecchio proprietario perseguita i nuovi ritenendo di aver subìto un sopruso. Minacce, appostamenti, intrusioni in casa, pestaggi, una tortura lunga due anni che è finita davanti al giudice per le indagini preliminari con accuse pesanti a carico dell’imputato.

L’uomo si sarebbe reso protagonista di comportamenti minacciosi e persecutori sin “dal momento della consegna delle chiavi agli acquirenti dell’appartamento” venduto all’asta, quando avrebbe minacciato gli acquirenti, affermando che si sarebbe pentiti di aver comperato una casa all’incanto, che non sarebbe mai stata la loro e che non li avrebbe “fatti vivere in pace”.

Due anni dopo, una mattina, all’improvviso, i nuovi proprietari di casa avevano sentito dei colpi violenti al portone. Era sempre il vecchio proprietario che intimava alla famiglia di lasciare la casa entro un minuto. E poi si allontanava.

I nuovi proprietari si affrettavano ad andare dai carabinieri per la querela e il vecchio proprietario riusciva ad entrare in casa, danneggiando mobili, suppellettili e oggetti d’arredo.

Ancora quella mattina, secondo il capo d’imputazione, l’uomo si ripresentava sotto casa, urlando e minacciando, e quando il proprietario di casa usciva lo colpiva con un pugno. Poi raccoglieva una sedia in giardino e la scagliava contro la persona offesa, colpendola ad un ginocchio.

All’arrivo dei carabinieri si rivolgeva ai militari chiedendo che intervenissero per far sloggiare da casa sua gli occupanti abusivi.

Passavano pochi giorni e alle 2 di notte un violento rumore svegliava la famiglia. Un oggetto aveva infranto una delle finestre. Quando il capofamiglia si affacciava al balcone trovava l’imputato che con un bastone colpiva gli infissi.

La mattina successiva, infine, forzava una finestra e, mentre la famiglia stava facendo colazione, sporgeva la testa all’interno dell’abitazione urlando che era casa sua e dovevano andarsene. Minacce ripetute anche all’arrivo della Volante della polizia.

Per tutti questi episodi l’uomo, difeso dall’avvocato Stefano Tentori Montalto, si trova davanti al giudice per l’udienza preliminare con l’accusa di stalking, violazione di domicilio e lesioni personali.

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