E’ finito agli arresti domiciliari dopo le denunce della ex compagna, residente a Città di Castello, che nei mesi scorsi era stata costretta a lasciare la propria abitazione e a trasferirsi dai suoi genitori. I primi screzi familiari erano iniziati nel dicembre dello scorso anno, ma poi la situazione si era aggravata tanto che l’uomo aveva iniziato a bersagliarla con messaggi e chiamate. Un’escalation di intensità tale da motivare l’emissione, da parte del gip di Perugia su richiesta della Procura, del provvedimento restrittivo del divieto di avvicinamento.

La misura nei confronti dell’uomo, eseguita dai poliziotti del Commissariato di Città di Castello, non sarebbe bastata però a porre fine alle persecuzioni nei confronti della ex compagna, tanto da continuare imperterrito con i suoi comportamenti e incurante del provvedimento restrittivo.

Una situazione che ha spinto la donna a rivolgersi nuovamente alla polizia; le denunce sporte hanno condotto ad emettere da parte del gip l’aggravamento della misura, sostituendo il divieto di avvicinamento con gli arresti domiciliari eseguito nei giorni scorsi dagli uomini del Commissariato tifernate.