Da ex ballerina di night a vittima di suo marito: ora l'uomo è a processo per stalking

Minacce, botte, psicofarmaci: sono storie di famiglie spezzate, di vite complesse e di situazioni avverse, quelle che si nascondono dietro la parvenza di una normale serenità. Lei è una bella ragazza straniera poco più che maggiorenne, si mantiene facendo la “figurante di sala”, ovvero intrattenendo i clienti in un locale notturno. Lui, forse con quel mondo ha qualcosa da spartire, perché sarà questa la cornice del loro incontro, un night club dell’Umbria. Un incontro trasformatosi ben presto in un matrimonio e culminato in una lunga, complessa separazione giudiziaria dai contorni non proprio limpidi.

A causa delle molestie del marito, botte e violenze psicologiche, la donna inizia un lungo percorso di depressione e ansia causati, secondo la vittima, proprio dalle ripercussioni di una situazione familiare al limite. Complice forse la solitudine per un rapporto sempre più incrinato, inizia a scrivere un diario. Sogni e disillusioni, ingenuità e la mancanza per la famiglia rimasta al paese d’origine; è su quei fogli bianchi che scorrono parole sospese fra sogno e realtà, fra cose accadute e immagini di un futuro che possa ripagare da quello stato di lontananza affettivo che stava vivendo.

Ed è così che, fra amicizie sbagliate, frequentazioni forse celate  nell’ambiguità di un rapporto clandestino, che la donna inizia a prendere sempre più le distanze dal marito, fino alla denuncia per stalking. Nelle aula di giustizia di Perugia, a parlare è la vittima di una storia dai contorni ancora tutti da chiarire. Da una parte c’è lui, il presunto marito violento, dall’altra c’è lei, la moglie schiaffeggiata, che poi torna all’ovile per appianare la situazione ma che poi scappa ancora, gli lascia la casa, i mobili comprati insieme, cerca consolazione in altri uomini, amici-forse amanti-forse persone con cui  cerca solo di ricostruirsi un futuro. “Sei una poco di buono, vai via e lasciami tutto”, è all’ennesimo litigio che la donna decide definitivamente di troncare; incontra quello che sarà il padre di sua figlia, va a vivere in un appartamento in affitto e si mantiene facendo la commessa in un esercizio commerciale.

L’imputato, difeso dall’avvocato Luca Gentili, deve rispondere del reato di stalking ma forse, dietro una relazione finita e armata di rancori, vendette e odio, c’è ancora un vaso di Pandora tutto da aprire. L’udienza, terminato il contro esame, è stata rinviata a gennaio 2017.