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Cronaca Fontivegge

Spray urticante e coltelli, due donne scatenano la rissa in via del Macello: un arresto

Perugia, a finire nei guai un 28enne che ha spintonato un agente della Polizia locale: "Ero troppo ubriaco, adesso posso chiamare mamma?"

Resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. È l’accusa che ha portato all’arresto e alla direttissima di un 28enne colombiano, difeso dall’avvocato Giorgia Ricci.

Il giovane è stato fermato dalla Polizia locale del Comune di Perugia il 2 luglio in via del Macello, in evidente stato di ubriachezza. Gli agenti erano intervenuti “per sedare una rissa tra uomini di etnia sudamericana” e mentre procedevano al controllo e all’identificazione dei soggetti, il 28enne “al fine di impedirla usava violenza spintonando l’agente scelto … che cadeva a terra, riportando lesioni” consistenti in “contusione del ginocchio sinistro dalle quali derivava una malattia giudicata guaribile in giorni sette”.

L’uomo è accusato di “aver portato fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo, un coltello a serramanico lungo 16 centimetri con lama di 7 centimetri, chiaramente utilizzabile per l’offesa alla persona”.

La pattuglia della Polizia locale era intervenuta, su richiesta dei cittadini, nei pressi di un’associazione culturale “ove venivano segnalati rumori e musica ad alto volume”. Lì venivano identificate alcune persone e poi gli agenti tornavano negli uffici di via del Macello.

Appena arrivati in sede, però, sentivano “urla e grida concitate” provenire dall’area verde poco distante. Affacciandosi alla finestre gli agenti vedevano “nei pressi di una panchina”, due gruppi di stranieri “che si fronteggiavano”. Del gruppo facevano parte alcuni degli avventori identificati poco prima.

I due gruppi si affrontavano e i soggetti cercavano di colpirsi. Uno dei partecipanti alla rissa “è stato ripreso dalla telecamera di videosorveglianza cittadina, mentre brandisce nella mano destra un oggetto, verosimilmente un coltello, che successivamente … è stato ritrovato tra i cespugli e sequestrato”:

Gli agenti intervenivano, con l’ausilio di un’altra pattuglia, e nell’occasione il soggetto arrestato spintonava un agente, poi tentava la fuga, ma cadeva e veniva bloccato con le manette, mentre un amico tentava di liberarlo.

Poco dopo arrivavano due Volanti della Polizia e una pattuglia dei Carabinieri. Alla fine erano quattro i sudamericani portati in Questura per accertamenti e uno solo arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Il 28enne nominava l’avvocato di fiducia e chiedeva di comunicare l’arresto alla mamma.

Secondo un testimone la rissa è iniziata a causa di una ragazza che era in compagnia dei quattro portati via dalle forze dell’ordine. Il testimone ha raccontato di trovarsi nel parco pubblico con alcuni amici, tra cui una donna. All’improvviso tutti hanno visto comparire l’altro gruppo, in compagnia di una ragazza con i capelli rossi, la quale si è avvicinata all’altra donna e le ha spruzzato in volto lo spray urticante: “Le due donne si offendevano a vicenda, allora noi affinché non si picchiassero ci frapponevamo in mezzo a loro”. Poi scoppiava la rissa.

Davanti al giudice il 28enne si è scusato con gli agenti, affermando di aver bevuto troppo e di essersi lasciato trasportare. Il difensore ha chiesto la messa alla prova. Il giudice ha convalidato l’arresto e rimesso in libertà il 28enne, rinviando al 20 luglio per la prosecuzione del processo.

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