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Cronaca Spoleto

Spoleto, "To Be King": la Rocca e l'Anfiteatro diventano set per il cinema

Una produzione internazionale cinematografica girerà a Spoleto per la realizzazione del film fantasy "To Be King" del regista olandese Ben Sombogaart, già autore di "Twin Sisters"

Continua il magic moment di Spoleto con il grande cinema. Dopo la realizzazione dello spot istituzionale della Telecom firmato dal regista premio Oscar di “American Beauty” Sam Mendes, un’importante produzione internazionale ha scelto la città del Festival come set per il film fantasy “To Be King”, che sarà diretto dal regista olandese Ben Sombogaart, già autore di “Twin Sisters” (2002), pellicola candidata al Premio Oscar per il miglior film straniero.

Le location scelte per il film “To Be King” sono la Rocca Albornoziana e l’area dell’Anfiteatro romano.

“To Be King” è un film di genere avventuroso-fantasy basato su un romanzo per ragazzi di Jan Terlouw, tradotto in tutto il mondo. La pellicola uscirà a Natale prossimo nei territori del Benelux (Olanda e Belgio) e verrà distribuita in tutto il mondo. Produttore del film è Kees Kasander che ha prodotto più di cento film e vanta collaborazioni prestigiosissime con grandi autori europei come Peter Greenaway, Alexander Sokurov, Philip Garrel e Andrea Arnold di cui ha prodotto “Fish Tank” vincitore del Premio della giuria del 62º Festival di Cannes e del Premio BAFTA, l’Oscar inglese. Recentemente ha stabilito la sua seconda casa in Umbria dove ha intenzione di ambientare altri film.

To Be King” è ambientato in un paese fantastico in cui c'è la necessità di eleggere un nuovo re e l'unico però che ha il coraggio di farsi avanti è un diciassettenne Stark nato il giorno in cui il vecchio re è morto: pura coincidenza o segno del destino?

La produzione è già al lavoro per ultimare gli allestimenti scenografici. Per la qualità del cast tecnico e artistico la realizzazione del film a Spoleto si configura come iniziativa di rilevante interesse, importante anche per favorire la promozione della città a livello internazionale. Per questo tramite un accordo tra il Comune e la produzione è stato garantito l’uso di personale locale nelle attività di produzione e, soprattutto, un’adeguata visibilità per la Città, tramite un adeguato credito e ringraziamento nei titoli del film e in eventuali iniziative collaterali come mostre fotografiche o proiezioni speciali.

Le qualità architettoniche e paesaggistiche di Spoleto sono state spesso scelte come set da maestri della settima arte come Fellini, Ferreri, Malle, De Sica, Risi. Malle, uno dei maggiori registi della Nouvelle Vague, nel suo “Vita privata”, del 1961 dedica alla città del Festival tutta la seconda parte della pellicola con Mastroianni e la Bardot.

Fellini si servì del Teatro Nuovo nel suo “Lo Sceicco bianco” (1952). De Sica quando girò la commedia “Caccia alla volpe” (1966) sfruttò il set della Rocca, allora adibita a penitenziario, per una sequenza di evasione. Tra gli altri film girati in città l’episodio “il professore” del film “Controsesso” diretto da Marco Ferreri con Ugo Tognazzi, “La Califfa” (1971) di Alberto Bevilacqua sempre con Tognazzi, da Mariti in pericolo (1960), “Vedo Nudo” (1959) di Dino Risi, “Io e mia sorella” (1987) di Carlo Verdone.

 

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