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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Spoleto

Sanità in Umbria, il nuovo centro di salute mentale: "Aiutiamo chi è fragile"

Il nuovo Centro per la salute mentale a San Giovanni di Baiano: la nuova realtà accoglie otto assistiti al giorno, è aperta cinque giorni alla settimana, per sette ore al giorno

Un nuovo centro di salute mentale per aiutare i pazienti “più fragili” dell’Umbria. Il nuovo Centro per la salute mentale a San Giovanni di Baiano, spiega la Regione Umbria in una nota, è collocato in un contesto residenziale urbano per favorire i processi di socializzazione e il pieno utilizzo di spazi e attività per il tempo libero. Non ha barriere architettoniche, è dotato di sale confortevoli ed accoglienti e di un ampio giardino in cui stamani, l'assessore Barberini, insieme ad alcuni ospiti e operatori  della struttura, ha piantato un ulivo simbolo di vita. Operativa dallo scorso settembre, la nuova realtà accoglie otto assistiti al giorno, è aperta cinque giorni alla settimana, per sette ore al giorno.

"Il primo tavolo di confronto del nuovo Piano sanitario regionale sarà dedicato alla salute mentale perché rappresenta una delle criticità più complesse, che necessita di risposte più adeguate e di nuovi percorsi di inclusione sociale": lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, intervenendo stamani, a Spoleto, all'inaugurazione del nuovo Centro diurno di salute mentale a San Giovanni di Baiano, presenti fra gli altri il sindaco della città, Fabrizio Cardarelli, il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini e il direttore del Dipartimento di salute mentale della stessa Usl, Antonia Tamantini.

"Con l'apertura di questo centro - ha evidenziato Barberini - si completa la rete delle strutture terapeutico-riabilitative a disposizione del Dipartimento di salute mentale della Usl Umbria 2, realtà importante in cui vengono svolti programmi terapeutico-riabilitativi personalizzati, anche complessi, in sinergia con il mondo della cooperazione e del volontariato, attraverso un forte legame con il territorio. Siamo infatti convinti che, per dare risposte più efficaci e adeguate ai bisogni in un settore così delicato e complesso, non bastino servizi di qualità, ma occorre anche una porta sempre aperta verso la comunità, in modo tale che tutti si facciano carico dei problemi di chi è più fragile, favorendone l'inclusione".

Barberini ha anche colto l'occasione per fare il punto sulla collaborazione avviata tra gli ospedali di Foligno e Spoleto, sottolineando che "si tratta di un percorso innovativo, che portiamo avanti con convinzione, per realizzare in questo territorio il terzo polo ospedaliero dell'Umbria e dare risposte più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini, puntando non solo su una rete ospedaliera di qualità, ma anche sul potenziamento della prevenzione e dei servizi territoriali per costruire un nuovo modello di sanità più vicina alle persone".

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