Corruzione in atti giudiziari, arrestato l'ex uomo forte della Bps Giovannino Antonini

L'ex presidente della Banca Popolare di Spoleto, Giovannino Antonini, un tempo l'uomo forte dell'Umbria economica, è stato arrestato dai Carabinieri questa mattina - 22 luglio -  su richiesta della Procura di Roma, per l'accusa di corruzione in atti giudiziari. In manette, fra gli altri, il giudice del Tar del Lazio, Franco Angelo Maria De Bernardi.

L'INCHIESTA -  C'è il ricorso al Tar del Lazio contro il commissariamento della Spoleto credito e servizi al centro dell'indagine della procura di Roma che ha portato all'arresto (ai domiciliari nella sua abitazione di Spoleto) con l'accusa di corruzione in atti giudiziari del presidente Giovannino Antonini, già alla guida della Banca popolare di Spoleto. Istanza che deve essere ancora esaminata dai giudici amministrativi della capitale. L'udienza è infatti in programma il 2 ottobre prossimo.

L'ipotesi accusatoria sembra essere quella di un interessamento del giudice Franco Angelo Maria De Bernardi al procedimento. Il difensore di Antonini, l'avvocato Manlio Morcella, si riserva una piu' approfondita valutazione una volta esaminati tutti gli atti d'indagine, ma sottolinea finora che "non ci sono intercettazioni dirette tra Antonini e il giudice". Il legale ha anche gia' annunciato ricorso al tribunale del riesame contro l'arresto.

Secono le ordinanze per la custodia cautelare ci sarebbe stata una sorta di promessa di un compenso da 50mila euro per aggiustare una sentenza. Sarebbe questa la proposta che ha portato in arresto sia Antonini che gli altri esponenti della magistratura del Tar del Lazio.