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Cronaca

Spia la vicina di casa con il binocolo e le invia lettere anonime: condannata

Il giudice concede le attenuanti generiche in quanto la vicenda nasce da "questioni di vicinato che forse avevano all’origine conosciuto anche qualche profilo di reciprocità di condotta"

Spia la vicina con il binocolo da dietro le finestre e le fa i dispetti. Due vicine terribili si confrontano in tribunale, ma per l’imputata ci sono le attenuanti generiche perché le molestie erano reciproche.

La donna è stata condannata a 500 euro di ammenda per il “delitto di atti persecutori in quanto le condotte tenute, consistite nell’osservare con petulanza i movimenti della persona offesa nella propria abitazione tramite un binocolo, l’averla minacciata di morte, averle lanciato bottiglie d’acqua e inviato lettere anonime”.

Per il giudice, però, “pur se correttamente” tali comportamenti “hanno dato luogo alla condanna” per stalking, l’imputata ha diritto alla concessione delle attenuanti generiche in quanto le molestie, “per il loro protrarsi in un rilevante arco di tempo e la loro capacità di generare nell’anziana vittima uno stato d’ansia e paura” non erano poi così gravi, “derivando la loro genesi da banali questioni di vicinato che forse avevano all’origine conosciuto anche qualche profilo di reciprocità di condotta”.

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