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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Speciale aborto in Umbria, il dossier dei pro-vita: "In Umbria un'anti life mentality: ecco come funziona..."

Un dossier che si contrappone alle denunce di Cgil e delle associazioni che denunciano lo strapotere degli obiettori di coscienza nelle strutture pubbliche di casa nostra. Ecco la risposta dei pro-life che a sua volta denuncia strutture solo "devote alla pratica dell'interruzione di gravidanza"

Nel mirino degli ambienti cattolici pro-life dunque ci sono i consultori che il dottore Filardo, nella sua nota, così giudica: "la presenza dei Consultori Familiari pubblici ha probabilmente alimentato in Umbria una anti life mentality, responsabile del suicidio demografico, reso meno drammatico solo dall’apporto delle coppie straniere che hanno partorito il 18,4% dei nati vivi in Umbria  nel 2015 pur rappresentando solo l’11% delle donne in età fertile, cui gli Amministratori Regionali assistono passivamente". Parole pesanti. 

Un’altra questione sollevata nel dossier sull'aborto in Umbria riguarda "il perché la Regione Umbria non ha ancora recepito le ripetute richieste di aprire all’interno degli ospedali dove si svolgono gli aborti volontari uno sportello del CAV (Centro di Aiuto alla Vita) che possa offrire alle donne l’aiuto di cui hanno bisogno per evitare il dramma dell’aborto". 

C'è spazio anche per la ormai consolidata pillola del giorno che tecnicamente non è una interruzione di gravidanza ma per Filardo "non è prevenzione dell’aborto volontario ma suo occultamento o camuffamento". Un dossier pro-life che vuole contropporsi a chi denuncia invece le mille difficoltà in Umbria per poter effettuare un aborto. Il lettore come sempre si farà la sua opinione. A noi spetta soltanto il compito di raccontare i mille colori della cronaca di casa nostra.

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