rotate-mobile
Cronaca

Sparatoria, il killer aveva premeditato tutto: i colpi sparati a bruciapelo

Andrea Zampi aveva simulato una calma apparente quando ha consegnato documenti e spiegato il motivo della sua visita alla portineria. Prima ha sparato alla funzionaria alla gola e poi alla giovane precaria

Andrea Zampi, il killer di Daniela e Margherita, ha simulato una tranquillità apparente quando ha affrontato la "barriera" degli usceri del palazzo del Broletto della Regione dell'Umbria. Ha spiegato di dover parlare per questioni di lavoro con la responsabile dell'ufficio istruzione e formazione al quarto piano; ha lasciato il documento di identità ed ha anche ringraziato quando ha passato i tornelli. La pistola è uscita fuori dalla tasca del soprabito però appena entrato nell'ufficio delle due povere dipendenti pubbliche.

E qui che ha sparato a bruciapelo prima, come sembrerebbe, alla funzionaria Margherita Peccati - colpo alla gola che ha praticamente ucciso sul colpo la donna - e poi ha sparato alla giovane precaria della Regione. Dalle testimonianze emergerebbe che Daniela non sarebbe morta subito avrebbe addirittura cercato di muoversi in direzione della porta in una disperata agonia. Il Killer però non l'ha finita; a quel punto si è diretto farneticante verso il corridoio. Poi il colpo alla testa in aun sorta di stanzetta per fumatori o di disimpegno dei dipendenti e di coloro sono in attesa di essere ricevuti. Un progetto di morte lucido e meditato. La pistola non sarebbe servita solo per minacciare un presunto bando che gli sarebbe stato negato.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sparatoria, il killer aveva premeditato tutto: i colpi sparati a bruciapelo

PerugiaToday è in caricamento