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Cronaca Fontivegge / Via Mario Angeloni

Perugia, sparatoria in Regione: uccise due impiegate

Il fatto è successo intorno alle 12.30 all'interno di palazzo del Broletto. Il killer, Andrea Zampi, ha prima sparato a Margherita Peccati e Daniela Crispolti e poi si è ucciso. Proclamato il lutto cittadino

"Mi avete rovinato la vita": un grido ormai che si ripete in questi difficili mesi di crisi e che chi sta dietro gli sportelli pubblici è costretto ad  incassare sempre più spesso, suo malgrado. Ma stavolta uno dei tanti "arrabbiati" era armato ed ha esploso diversi colpi verso una impiegata e una funzionaria uccidendole entrambe, prima di togliersi la vita. Le vittime sono Margherita Peccati di Umbertide e Daniela Crispolti di Todi che con quella "rovina" non c'entravano nulla. 

Andrea Zampi, questo il nome del killer, dopo aver ammazzato le due donne si sarebbe poi diretto nei corridoi del terzo piano, gridando contro cospirazioni e cricche che lo avrebbero rovinato. I dipendenti  del quarto piano si sono barricati dentro gli uffici chiedendo la porta già ai primi spari. Quando un impiegato ha cercato di fermare il killer, l'uomo avrebbe esploso altri colpi senza raggiungere nessuno. Poi Zampi si è allontanato affermando che sarebbe ora di tornato da Dio e che sperava gli desse coraggio per uccidersi, ha portato la pistola alla testa e si è sparato. Sangue e tre vittime.

Inutili sono state le cure mediche di prima emergenza per tutti e tre. Nel palazzo le centinaia di dipendenti sono scappati creando una vera e propria onda di disperazione. Il killer, un piccolo imprenditore perugino di 43 anni titolare della Progetto Moda, era conosciuto e mai fino ad oggi aveva dato l'impressione di poter scatenare una tragedia di questa portata. Sul posto Carabinieri, Polizia e 118. Molte le persone che stanno cercando di contattare i propri cari che lavorano proprio nella struttura regionale.

IL PRESIDENTE CATIUSCIA MARINI. Saputa la notizia Marini ha lasciato la direzione nazionale del Pd a Roma per fare ritorno a Perugia. Arrivata a Broleto ha commentato: "Questa strage è anche figlia di un sentimento di scontro, non voglio parlare di odio, verso i dipendenti pubblici che per stipendi a volte poco considerevoli sono al servizio di tutti“. "Daniela era una delle tante precarie delle pubblica amministrazione nonostante i suoi titolo.  Mentre Margherita era la responsabile selettore istruzione e formazione e da tutti, era riconosciuta come professionista preparata e dalle grandi doti umane. Siamo sconvolti per questa strage senza motivo". Il presidente ha incontrato i familiari delle vittime ai quali ha espresso le proprie condoglianze e quelle di tutti gli umbri.

IL SINDACO. Parole di cordoglio anche quelle del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali: "Un'autentica tragedia. Si inserisce in un clima terribile. Dovremmo riflettere tutti a partire da voi (giornalisti)".

Sparatoria in Regione: 3 morti

LE VITTIME - Peccati Margherita di Umbertide è la funzionaria uccisa, molto vicina alla pensione mentre l'altra signora Daniela Crispolti, 45 anni di Todi era una consulente esterna. Le due signore erano in servizio all'ufficio formazione professionale legato all'assessore ai servizi sociali del vice-presidente Casciari. I corpi sono ancora all'interno degli uffici.

IL MOVENTE - Alla base dell'efferato duplice omicidio ci sarebbe l'esclusione della società di formazione di Zampi da un finanziamento regionale di circa 130mila euro, tale esclusione avrebbe scatenato l'ira dell'assassino che secondo alcune indiscrezioni avrebbe lasciato sulla scena un copioso dossier di cui però non si conoscono particolari. Ma non c'è addirittura nessuna certezza sul presunto bando regionale: il comune parla di parametri venuti meno e la Regione di nessuna pratica presente

LUTTO CITTADINO - Lutto cittadino a Perugia dopo la sparatoria costata la vita a due impiegate della Regione, uccise da un uomo che si e' poi tolto la vita. "A seguito dei drammatici fatti avvenuti nella sede della Regione Umbria, al Broletto - si legge in una nota - il Comune di Perugia ha deciso di annullare tutte le manifestazioni pubbliche in programma per oggi e proclamare il lutto cittadino".

LE TESTIMONIANZE. Stefano Giombini dipendente regionale con ufficio al quarto piano ha raccontato a PerugiaToday la sua terribile esperienza di spettatore di questa strage: "Abbiamo sentito i colpi di pistola uno dietro l'altro e abbiamo subito capito che nell'ufficio accanto era successo qualche cosa di terribile".

OMICIDIO PREMEDITATO - Il Killer ha sparato a bruciapelo alle due vittime appena entrato nel loro ufficio e inoltre era riuscito a mascherare tutta la sua follia quando ha affrontato i portieri che hanno chiesto documento e motivo della visita prima di aprire i tornelli. La pistola usata, una Beretta 9mm semiautomatica, era stata comprata il giorno prima.

LA RABBIA DEI DIPENDENTI - "Il killer è stato armato non solo dalla follia ma anche dal discredito verso i dipendenti pubblici in questo momento di crisi". Il 7 marzo sit-in davanti a Piazza del Bacio.

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