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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sparatoria, porto d'armi al killer "malato": tre avvisi di garanzia in arrivo

Il Procuratore Fumo lo aveva affermato in una ufficiale: fare chiarezza anche sulle modalità di rilascio del porto d'armi ad Andrea Zampi che aveva subito un trattamento sanitario obbligatorio nel 2009

FUNERALI  rigorosamente privati per Daniela Crispolti e Margherita Peccati: il 9 marzo alle 15,30 a Todi l'ultimo saluto alla giovane precaria barbaramente uccisa da Andrea Zampi. Mentre domani quelli della funzionaria. Lunedì 11 marzo previsto lutto cittadini dal sindaco Boccali che aveva offerto alle famiglie insieme al Vescovado il Duomo di Perugia.

AVVISI DI GARANZA - Un atto dovuto, più che una serie di indizi di colpevolezza lampanti e allarmanti a riguardo del porto d'armi che ha "armato" Andrea Zampi nella strage del Broletto. Non c'è la nota ufficiale, ma è trapelata  la notizia che sul registro degli indagati - e quindi con relativi avvisi di garanzia da spedire o già spediti ai diretti interessati - della Procura della Repubblica ci sono tre nominativi: quello del medico di famiglia e di due funzionari della Questura che si sono occupati della pratica del porto d'armi per il killer. La pistola gli era stata tolta per problemi di salute - un trattamento sanitario obbligatorio - nel 2009 quando era in suo possesso per esercitazioni al poligono. il Procuratore Fumo aveva già ribadito ufficialmente che si indaga su negligenze e su eventuali vuoti normativi che non consentirebbero nessun luogo a procedere verso chi ha gestito direttamente la pratica "Zampi". 

IL MEDICO DI FAMIGLIA - Il professionista che ha redatto i certificati medici richiesti per il rilascio del porto d'armi ha ribadito agli inquirenti che non "aveva riscontrato nessuna patologia sullo Zampi rilevante" e che "da meno di un anno era in cura da lui". Il Tso risale al 2009 ben tre anni prima del certificato medico.

I PASSAGGI - Nella normativa non ci sarebbe l'obbligo di un passaggio di informazioni in questo senso da uffici pubblici verso esterni: dal Comune alla Questura o verso il medico di famiglia. Da qui anche il presunto vuoto informativo non solo per la pratica "Zampi" ma anche per gran parte delle altre inviate alla Questura "incolpevole". che ha collaborato a tempo di record con la Procura mettendo a disposizione tutta la documentazione completa.

UN SOLO SOSPETTO - Gli inquirenti però vogliono fare luce su un aspetto importante, l'ultimo che sembra essere nebuloso. Il ritiro ufficiale del porto d'armi  nel 2009. Ha lasciato traccia? Come è stato inviato? E' stato archiviato? Doveva essere consultato prima del rilascio? La normativa cosa prevede in questi casi? Insomma domande a cui ci cerca di dare una risposta con una consapevolezza però: l'unico vero colpevole della strage e Andrea Zampi. Punto e basta.

IL DISAGIO - Il sindaco Boccali ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per invitarlo ai funerali delle vittime e soprattutto a farsi carico con il prossimo "Governo" della crisi, del disagio dei cittadini e del clima di esasperazione verso il servizio pubblico.

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