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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fiumi di hashish dalla Spagna a Perugia, chieste condanne fino a 15 anni per gli imputati

Oggi il pm Giuseppe Petrazzini ha chiesto un massimo di 15  e 10 anni per i presunti apici dell'organizzazione e condanne, per gli altri otto imputati, a partire da un minino di 4 anni e otto mesi di reclusione

Un maxi giro di droga che si muoveva lungo la direttrice Spagna Italia, e che avrebbe servito anche le nostre  piazze dello spaccio. Le accuse, per gli imputati finiti sotto la lente della procura, vanno - tra le altre - dall'associazione, all'acquisto, detenzione, trasporto e cessione di ingenti quantitativi di hashish. A capo del presunto clan, un italiano con il ruolo di organizzatore e dirigente, poi i collaboratori, impiegati nel nel trasporto dello stupefacente, nelle ricezione e consegna di denaro necessario per gli acquisti e nel supporto all'organizzatore per incontrasi con gli acquirenti. 

Nel maggio del 2016 i carabinieri erano riusciti a interecettare un carico importante di droga. Il corriere aveva preso una stanza in un albergo perugino e nel piazzale aveva previsto l'incontro con coloro a cui avrebbero piazzato la droga. Quando i carabinieri hanno intercettato l'incontro è scattato il blitz: fermata una Renault Megane, nascosti all'interno dell'auto 25 chili di hashish.

Oggi il pm Giuseppe Petrazzini ha chiesto un massimo di 15  e 10 anni per i presunti apici dell'organizzazione e condanne, per gli altri otto imputati, a partire da un minino di 4 anni e otto mesi di reclusione. Il giudice Lidia Brutti ha rinviato l'udienza per le repliche al 1 dicembre. Gli imputati sono difesi dagli avvocati: De Petris, Paccoi, Panzarola, De Petris, Nannarone, Mattiangeli, Bochicchio, Libori, Crisi. 

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