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Cronaca

Banconote false in cambio di soldi “veri”: scoperto giro di spaccio

In tre sono finiti a processo con l'accusa di spaccio di soldi falsi. Uno di loro si sarebbe rifornito nel napoletano per acquistare e poi rivendere le banconote contraffatte

Spaccio, ma di banconote false. A finire davanti al giudice, tre uomini residenti nel perugino, accusati di aver  venduto soldi falsi. Tutto è partito da una indagine portata avanti dalla Guardia di Finanza, che ha scoperto il presunto giro di spaccio di banconote dei tre imputati. Oggi l’udienza davanti al giudice Lasca, che ha rinviato al 7 marzo 2017 per la discussione.

Secondo quanto riportato in aula da uno dei testi, non si è mai arrivati a scoprire il reale autore delle falsificazioni, ma, secondo le ricostruzioni effettuate, il losco giro di traffico di banconote sarebbe partito dal Sud Italia. Era da lì che uno dei presunti “spacciatori” avrebbe comprato le banconote (tutte con un numero seriale riportato) per poi rivenderle a Perugia e rifornire gli altri due imputati. 

L’uomo gestiva un chiosco di fiori ambulanti, che di volta in volta spostava nella provincia per poter svolgere la sua attività di commerciante. Pare che dalle intercettazioni telefoniche sia stato scoperto il presunto traffico di soldi falsificati,  impossibile da quantificare.

Gli imputati tra l'altro non sarebbero stati-come oggi testimoniato in aula- colti sul fatto nello scambio di soldi. Insomma, è ancora tutto da chiarire in questa vicenda, fatto sta che per l'accusa il fioraio avrebbe avuto frequenti contatti con i coimputati, al fine di vendergli i soldi. Finti, ovviamente.

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