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Cronaca

Sovraffollamento dei carceri, Frongia (Lisiapp): "Attuare un piano per le pene alternative"

Il sistema carcerario della regione Umbria versa in un gravissimo stato, con presenze, che superano più del doppio la capacità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

"L'attuale sovraffollamento va a discapito delle condizioni detentive e delle condizioni lavorative delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria che lavorano nella prima linea delle sezioni detentive". E' quanto ricorda Luca Frongia, segretario generale aggiunto del Lisiapp (Libero sindacato appartenenti Polizia penitenziaria) che ribatte alle ipotesi di provvedimenti di amnistia o indulto promosso da alcuni gruppi politici extraparlamentari e appoggiati da alcune sigle sindacali della polizia penitenziaria.

"Se il carcere e' in larga misura destinato a raccogliere il disagio sociale, e' evidente come la societa' dei reclusi non possa che essere lo specchio della societa' degli uomini liberi. In altri termini, sembra che lo Stato badi solo ad assicurare il contenimento all'interno delle strutture penitenziarie". Per il Lisiapp, "e' giunta l'ora di ripensare la repressione penale mettendo da un lato i fatti ritenuti di un disvalore sociale di tale gravita' da imporre una reazione dello Stato con la misura estrema che e' il carcere, e dall'altro, anche mantenendo la rilevanza penale, indicare le condotte per le quali non e' necessario il carcere ipotizzando sanzioni diverse. E' chiaro sottolinea Frongia che una opzione di questo tipo dovrebbe ridisegnare il sistema a partire dalle norme in materia di immigrazione e dalla individuazione delle risorse per affrontare il tema delle dipendenze e dei disturbi mentali fuori dal carcere". A ciò, si aggiunge il grido di allarme del segretario generale aggiunto Lisiapp Daniele Rosati che afferma unitamente al segretario nazionale per l’Umbria Massimo Ceppi che come la regione umbra versi in un gravissimo stato il sistema carcerario, con presenze, che superano piu' del doppio la capacita'. Rosati e Ceppi sottolineano le preoccupazioni per un degenerare della situazione emergenziale degli istituti penitenziari e sollecitano con urgenza tutti gli organi competenti ad attivare ogni iniziativa perche' si affronti il problema del sovraffollamento delle carceri.

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