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Cronaca

Parcheggio S. Antonio. Quando il pannello segna libero e dentro non c’è un buco. Colpa dei maleducati

Controllare e sanzionare i veicoli dei prepotenti. Il regolamento lo consente. Oppure far pagare una tariffa differenziata in aumento

Parcheggio S. Antonio. Quando il pannello segna libero e dentro non c’è un buco. Colpa dei maleducati. Accade sempre più spesso e ne siamo personalmente testimoni, in veste di utenti.

Durante la chiusura a singhiozzo del terrazzo, è stato piuttosto difficile trovare posto. Tranne che nel fine settimana. E il bello – anzi il brutto – è costituito dall’equivoco del pannello. Che mostra la luce verde, mentre dovrebbe essere rossa, rossissima.

Il fatto è che la disponibilità di posti viene calcolata sulla base degli accessi. Ossia: tot veicoli entrati e tot posti liberi restanti.

Ma va tenuto in conto il comportamento dei maleducati o di quelli che entrano con fuoristrada e mezzi per i quali un posto non è sufficiente. Così c’è qualcuno che occupa un posto e un pezzetto di quello adiacente. Questione di egoismo. Come dire: io sto comodo e tu ti arrangi!

C’è, addirittura, chi piazza – sfacciatamente – il macchinone a cavallo della striscia bianca, impedendo a chiunque altro di parcheggiare (vedi foto in pagina). Non resta spazio nemmeno per una bici.

Ha un bel dire, il pannello, che ci sono posti liberi. In realtà, le cose stanno ben diversamente. Così te ne esci scornato alla ricerca del parcheggio… promesso e non mantenuto.

Quali le soluzioni? Controllare e sanzionare i veicoli dei prepotenti. Il regolamento lo consente. Oppure far pagare una tariffa differenziata in aumento.

Ricordo perfettamente che, anni fa, la sosta era legata alle dimensioni della vettura: una Cinquecento pagava meno di un fuoristrada. Ma, con l’esazione automatica (in assenza del personale di controllo), questo non è possibile.

Veramente, la soluzione giusta sarebbe quella di rinunciare a qualche posto e realizzare spazi più ampi. Ma non è da credere che la Società che gestisce sia disposta a rinunciare a qualche pagamento e al conseguente guadagno.

E così, accontentiamoci di beccare sportellate e rigature da vetture parcheggiate in aderenza. Costringendoci a contorsioni da circo per entrare o uscire dalla vettura. Così è se vi pare. Zitti e mosca!

Il macchinone che prende due posti-2


 

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