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Cronaca

L'arroganza della sosta selvaggia che sfregia quotidianamente la città

Basta una mattina in giro per Perugia per rendersi conto di quanti illeciti commettano gli automobilisti, spesso anche con gravi rischi per gli altri utenti della strada

L’arroganza di chi parcheggia come e dove vuole costituisce uno sfregio quotidiano alla città. Oltre ad essere un rischio per pedoni, ciclisti e automobilisti. Chi parcheggia sulla curva di viale Roma mette a rischio chi transita per la strada. Chi parcheggia in corso Cavour sul lato sinistro, provoca ingorghi e impedisce ai mezzi dei Vigili del fuoco di passare (ma anche adi altri mezzi di soccorso). Solo per citare alcuni casi.

Poi c’è chi se ne frega delle bellezze artistiche e turistiche dei Perugia, così lascia la propria auto, una Mini in solitaria, davanti all’Arco Etrusco. Come chi parcheggia davanti alla chiesa di Sant’Ercolano, con l’aggravante che si tratta di un residente che in dispregio di qualsiasi norma, già parcheggia due auto con permesso, la terza (per tre persone), lascia perennemente la sua jeep Mercedes senza permesso all’interno dell’area di sosta di viale Indipendenza (chiusa con pilomat e dove i residenti possono mettere due auto e basta). Sempre nella stessa zona, da poche settimane, c’è chi si è fatto lo stallo di sosta privato su suolo pubblico: tre cocce con piante per tenersi il posto, quando rientra a casa la sera, il residente, sposta i vasi e parcheggia la sua auto. Belle piante, complimenti (meno per il senso civico).

Perugia sosta selvaggia

Poi ci sono quelli che fanno prigionieri. Come il furgoncino bianco che impedisce alla signora di uscire con la sua Fiat (mezz’ora di clacson e di attesa: eh, ma io sto lavorando! Sì, ma in sosta in un’area chiusa ai non autorizzati, e non lo eri). Oppure la Panda che per ore ha impedito il transito in corso Garibaldi. Ancora, il furgone che ha chiuso per una giornata via Bontempi (lì il pilomat è andato giù e non si risolleva più). C’è ancora la foto dell’auto nera appoggiata al portone di casa in via XIV settembre. E come esce il proprietario di casa?

Ogni giorno via Campo Battaglia viene chiusa da auto parcheggiata sulla sinistra (siamo inglesi? Da quando si parcheggia sulla sinistra su una strada che prevede solo il transito, tra l’altro?). Oppure le auto in sosta si doppia, tripla fila al quadrivio dei Tre Archi, sulle strisce pedonali (la classica Smart di traverso), o ancora verso il vecchio Dispensario sulle isole spartitraffico? Lo stesso accade davanti al tribunale (Camel trophy?) oppure verso Monteluce, davanti alla scuola Ciabatti-Montessori.

L’arroganza di parcheggiare in piazza Danti dopo aver sostato davanti ai paletti dell’area pedonale di corso Cavour alta? Forse ha il suo contraltare solo nelle auto in sosta sulle strisce pedonali ai Giardini Carducci o all’auto parcheggiata sulla curva di viale Indipendenza.

Resta un mistero, infine, quanto possano costare i paletti per chiudere il pericoloso e assurdo parcheggio in mezzo agli alberi di viale Roma.

E al reportage mancano le foto di viale Pellini, via Pascoli, Elce, via XX Settembre, solo per citare altre zone della città in cui si parcheggia con arroganza.

(Le immagini della galleria fotografica sono state scattate dal giornalista o prese dalla pagina Facebook Perugia sosta selvaggia che ormai da tempo documenta lo scempio che avviene ogni giorno in città).

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