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Cronaca

Lettera ai cittadini per sterminare lo scoiattolo grigio: saranno uccisi con il gas

Da ottobre partirà la campagna per salvare lo scoiattolo rosso (autoctono) a discapito di quello grigio che si sta diffondendo in tutta l'Umbria. Ecco la lettera: chiesto l'aiuto dei cittadini e tutte le modalità sulla eradicazione dell'animale

I problemi di questo mondo sono tanti. E quindi potrebbe far irritare l'ennesimo articolo sull'eradicazione (ovvero: cattura e strage) dello scoiattolo grigio americano che sta popolando molti giardini, boschi e macchie della nostra Perugia e della sua provincia. E allora perchè parlarne? 

Per due buoni motivi: il primo, perchè si tratta pur sempre di esseri viventi che si vuole eliminare perchè "importati", perchè considerati infestanti e portatori di virus, perchè metterebbero a rischio la presenza dello scoiattolo rosso, lui si originario e autoctono delle nostre parti. Secondo motivo: perchè centinaia di lettere stanno arrivando nelle case di molti di voi dove gli autorizzati dalla Regione chiedono una collaborazione per poter entrare nella vostra proprietà e immettere le trappole almeno per 15 giorni consecutivi. 

Lettere ai cittadini per catturare e uccidere gli scoiattoli "alieni"

Si tratta di un piccolo problema nel mare dei grandi problemi quotidiani che pesano sulle spalle di famiglie, anziani e giovani. Ma Perugiatoday.it ritiene che i cittadini debbano sapere quello che accade, anche se i tratta dello scoiattolo grigio. Ma come si vuole eradicare (ovvero: catturare, studiare, uccidere ed eliminare definitivamente l'animale in questione) questo mangiatore compulsivo di nocciole (chi non ricorda Cip e Ciop..)?

Nella lettera ai cittadini questo si evince: con l'utilizzo di trappole metalliche al cui interno vengono immesse delle esche come mais, nocciole e noci. Il tutto verrà sistemato vicino agli alberi o sugli alberi. Per evitare che altri animali finiscano nella trappola (con il rischio di restarci e morire), i tecnici anti-scoiattolo grigio chiedono la collaborazione dei proprietari dei terreni per un controllo giornaliero e la segnalazione. Appena rinvenuta la preda nel trappolone c'è un numero da chiamare. Poi ci penseranno loro.

Ma nella lettera ciò che provoca un po' di imbarazzo o indignazione per chi ama gli animali (autoctoni e alloctoni) è la spiegazione della modalità di abbattimento dell'animale considerato infestante: "si procederà alla soppressione eutanasica tramite inalazione di anidride carbonica". Non c'è altro da aggiungere su questa pratica, si commenta da sola. Non è che però altre tecniche di morte siano migliore. I curatori del progetto tengono a precisare che il protocollo adottato è rispondenti a leggi e direttive nazionali sul benessere animale. Così è se vi pare.

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