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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Sono un guerriero dello Stato islamico, se mi arrestate mi faccio esplodere": condannato

L'uomo era stato fermato per possesso ai fini di spaccio di droga, poi le minacce agli agenti e l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale

Una condanna a 9 mesi, con pena sospesa. È quanto deciso del giudice del Tribunale penale di Perugia nei confronti di uno spacciatore straniero che per evitare l’arresto si era vantato del suo passato di combattente in Siria.

L’imputato, difeso dall’avvocato Teresa Giurgola, è accusato di possesso di droga a fini di spaccio in quanto è stato trovato con “un involucro di carta contenente 12,98 grammi circa suddivisi in 27 piccole stecche di hashish pronte per lo spaccio di cui tentava di liberarsi al sopraggiungere” degli agenti di Polizia.

Al momento dell’arresto aveva detto agli agenti: “Voi non sapete con chi avete a che fare, sono un combattente dello Stato islamico di Siria, mi faccio esplodere”. Aggravando la sua posizione, visto che è finito in tribunale anche per l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale perché “al fine di sottrarsi all’intervento” degli agenti e per impedire “la sua identificazione e successivo arresto, usava violenza e minaccia” verso i poliziotti “opponendosi agli stessi mediante continui tentativi di colpirli e successivamente minacciandoli, affermando più volte … di essere stato combattente per lo stato islamico in Siria e di essere un martire pronto a farsi esplodere”.

Il pubblico ministero aveva chiesto 1 anno e 6 mesi. Il giudice ha optato per 9 mesi di reclusione, con pena sospesa.

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