Giovedì è iniziato davanti alla Corte d’assise di Perugia il processo per la scomparsa della studentessa pugliese Sonia Marra. L'accusa ha presentato contro Umberto Bindella una lunga lista di testimoni che vorrebbero provare la colpevolezza dell'imputato per omicidio e occultamento di cadavere.

Il pm Giuseppe Petrazzini, usa parole forti nel suo intervento: "Non è più tempo di parole ma di fatti. Sonia Marra lunedì avrebbe compiuto 30 anni, ma non sappiamo dove si trova. Un omicidio in cui manca il cadavere non è un mezzo omicidio, ma, è un omicidio doppio anzi un omicidio permanente. Intendiamo dimostrare – ha aggiunto il pm - che Umberto Bindella e Sonia Marra avevano rapporti da prima dell’estate 2006, e che la stessa Sonia a luglio aveva falsificato un esame per Bindella, che invece ha sempre minimizzato sul loro rapporto".

Mentre la tesi della difesa di Bindella, punta sull'elemento della scomparsa della giovane pugliese: "Anche noi abbiamo interesse a stabilire la verità e se per il pm è un omicidio per noi è una scomparsa, in cui non c’è nessuna prova dell’omicidio".