rotate-mobile
Cronaca

La cattiva fama di Perugia? Si batte querelando i giornalisti nazionali: Boccali ha deciso

Il primo cittadino ha dato mandato di querelare un giornalista della Vita in Diretta della Rai dopo l'omicidio Polizzi. Ma anche altri sulla carta stampata rischiano. E lo ha detto in una conferenza stampa con altri "giornalisti"

La cattiva fama di Perugia, dopo il caso Meredith e i troppi omicidi e rivolte degli spacciatori, è anche in parte dei media e di certi giornalisti che "sparano su Perugia senza dire la verità delle cose". Di questo ne è sicuro il sindaco Wladimiro Boccali che non si è limitato ad un semplice sfogo ma ha anche dato mandato ai legali del comune di incominciare ad inoltrare querele verso i presunti giornalisti-diffamatori. Si vorrebbe cominciare - ma ancora non è stato inviato niente - con un giornalista delle trasmissione la Vita in Diretta della Rai. Ma con una querela in più Perugia sarà più sicura? Più apprezzata? Più attrattiva per turisti, studenti e famiglie e meno per spacciatori, infiltrazioni mafiose e flussi continui di immigrazione clandestina? Probabilmente no. Ma per il sindaco Wladimiro Boccali la misura è ormai colma, anzi colmissima.

La classica goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso dell'amministrazione comunale è arrivata in concomitanza con l'omicidio di Alessandro Polizzi in via Ricci.  "Il giornalista ospite in trasmissione ha descritto con parole offensive la città. La reazione dei perugini – ha spiegato il sindaco – ha dimostrato che la misura è colma. Non è accettabile che si prenda spunto da un delitto per liquidare con toni aspri una intera comunità, quasi come se quel crimine, nelle analisi “sociologiche” di cronisti d’assalto, non fosse un fatto di cronaca che poteva succedere dovunque ma  il frutto naturale di un ambiente degradato. Mi chiedo: fino a quando dovremo scontare le conseguenze del caso Meredith? Semmai, come dimostra la cronaca nazionale, andrebbero analizzati con grande attenzione i drammi del lavoro e del disagio che derivano da una realtà sociale ed economica di grave crisi”.

Ma il giornalista in questione potrebbe essere solo il primo di una lunga serie: polemiche anche con le valutazioni del giornalone amico del Pd: ovvero la Repubblica. Querelare i giornalisti per salvare la dignità di Perugia e dei perugini. Un'azione di sicurezza che per il sindaco però non limita il diritto di cronaca: "Non si tratta assolutamente di limitare il diritto di cronaca e di critica alle istituzioni, cosa del tutto legittima,  e del resto nessuno intende nascondere che esistono problemi, a partire dal fatto che alcune trasformazioni di Perugia sono state recepite in ritardo, ma si chiede anche di riconoscere che è in atto una controffensiva delle istituzioni e della stessa comunità perugina, sul piano dell’ ordine pubblico ma non solo, per restituire ai cittadini e ai visitatori la tradizionale identità di una città serena e sicura. Ed alla stampa locale chiedo non di difendere il sindaco, ma la città".  

Nello stesso tempo il sindaco ha detto di ritenere che sia necessario ripristinare e rilanciare l’immagine di Perugia, ed in tal senso lancia un appello alle altre istituzioni, alle forze economiche, alle università affinché insieme, concretamente, si studino modi, obiettivi, risorse per una grande campagna di comunicazione nazionale.   In conclusione di conferenza stampa il sindaco si à augurato che sia nominato nei tempi più brevi possibili il nuovo Prefetto che dovrà prendere il posto di Vincenzo Cardellicchio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La cattiva fama di Perugia? Si batte querelando i giornalisti nazionali: Boccali ha deciso

PerugiaToday è in caricamento