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Cronaca

Le telecamere private a Perugia messe in rete con le Forze dell'Ordine: arma in più contro i ladri

Il consiglio comunale approva regolamento: i privati dovranno comunicati dati e via per realizzare una mappa sempre aggiornata per gli investigatori che potranno così acquisire immagini in tempo reale

L'unità delle video-sorveglianze, intesa come scambio di dati e informazione, sarà l'arma in più per poter garantire la sicurezza, aumentare la prevenzione e favorire le indagini delle forze dell'ordine che vanno a caccia di topi d'appartamento. Tutto questo a Perugia oggi è possibile dopo l'approvazione in consiglio comunale del censimento della video-sorveglianza privata che è stato inserito nel Regolamento di Polizia Urbana. Alle 130 telecamere pubbliche - che diventeranno entro il 2018 ben 200 - si aggiungeranno le tantissime immesse da privati che saranno obbligati a comunicare al Comune di Perugia, entro 60 giorni dalla loro installazione, i principali dati riferibili a detti impianti, in particolare: ubicazione dell’impianto; dati identificativi e reperibilità del titolare dell’impianto; dati identificativi e reperibilità del responsabile del trattamento.

Escluse ovviamente le telecamere interne: quelle che inquadrano la propria abitazione. Il censimento permetterà di avere una mappa aggiornata dove poter attingere in caso di indagine da parte di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale. 

“E’ un atto importante che qualifica la sicurezza cittadina ma anche la forte collaborazione tra istituzioni e tra queste e i cittadini, nel contrasto alla criminalità. -ha sottolineato all’assemblea l’assessore Francesco Calabrese, nell’illustrare l’atto-. Abbiamo nella nostra disponibilità 130 telecamere sul territorio comunale (dovrebbero essere oltre 200 entro il prossimo anno), ma ci sono un numero imprecisato di telecamere private o di altri enti disposte sul territorio, che possono essere utilizzate per consentire alle autorità di pubblica sicurezza un’attività di indagine più specifica che rappresenta un indubbio salto di qualità".

La mappatura sarà messa in rete, con immediata identificazione e reperibilità, di tutti gli impianti di videosorveglianza presenti nel territorio comunale andando a rafforzare la capacità di indagine di Magistratura e Forze dell’Ordine, non solo nell’attività di prevenzione "ma, soprattutto, nella più efficace possibilità di acquisire informazioni utili al perseguimento di un fatto criminoso così da avere, nella sua immediatezza, la capacità di sapere quali registrazioni sarebbe utile verificare, potendo subito acquisire immagini le quali, diversamente, sarebbero anche automaticamente cancellate nell’arco di 24 ore". 

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