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Cronaca Spoleto

Sicurezza: il terrorismo minaccia "latente" e il traffico di droga che nel Perugino è "allarmante"

A Spoleto la cerimonia per i 171 anni della polizia alla presenza del vice capo Gambacurta che rilancia l'impegno a contrasto della criminalità

La minaccia "latente" del terrorismo, i reati informatici che la pandemia da covid ha accelerato. E poi, nello specifico nel territorio della provincia di Perugia, il traffico di sostanze stupefacenti "gestito prevalentemente dalla criminalità organizzata straniera" e i furti nelle abitazioni a cui diverse attività investigative hanno, comunque, dato una bella spallata. 

Tratteggiate a grandi linea dal vice capo della polizia, Stefano Gambacurta, e il questore Giuseppe Bellassai tratteggiano la situazione sicurezza in Italia e nello specifico nella provincia di Perugia, in occasione della cerimonia per il 171esimo anno di fondazione della polizia che la questura del capoluogo umbro ha organizzato in piazza Duomo, a Spoleto. 

"È stato un anno nel quale abbiamo lavorato molto e su diversi versanti, la tutela dell'ordine pubblico e la prevenzione del terrorismo che, anche se da noi fortunatamente non ci sono stati episodi, resta comunque una minaccia latente con la quale dobbiamo fare i conti" ha evidenziato il prefetto Stefano Gambacurta, inserendo tra le "missioni" della polizia,  "la lotta alle mafie e la tutela dei vie di comunicazione.  Penso al lavoro che fanno la Stradale, la Ferroviaria, quello che fa oggi la polizia postale per garantire la sicurezza delle comunicazioni e prevenire anche gli attacchi informatici e alcuni reati particolarmente odiosi come quelli della pedopornografia. Quindi è stato un anno come sempre impegnativo di quale abbiamo raggiunto dei risultati come polizia ma vorrei dire proprio come sistema di pubblica sicurezza e che ci rende orgogliosi" ha aggiunto. "Oggi è il giorno in cui festeggiamo, stiamo insieme alla nostra gente e ricordiamo nostri caduti" ha sottolineato ancora, per poi ricordare come il covid, per molti aspetti, anche quello dei reati, sia stato uno spartiacque."Sicuramente dopo il Covid, uno dei fenomeni che abbiamo notato è stato la crescita dei reati informatici", che non sono solo "quelli di pedopornografia che tradizionalmente si annidano nel darkweb,  ma anche quelli più prettamente a contenuto patrimoniale".

"Le criticità maggiori di questo territorio riguardano i furti, e abbiamo dato anche delle ottime risposte con attività investigative della squadra mobile, e sicuramente lo spaccio" ha sottolineato, invece, il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, in riferimento alla situazione del territorio di sua competenza, e specificando che "il traffico di stupefacenti sta diventando, per questo territorio, allarmante soprattutto ora che è nelle mani, in gran parte, delle consorterie malavitose straniere che stanno cercando di monopolizzare" il mercato. "Chiaramente non abbia distolto lo sguardo attento dalla necessità di verificare eventuali infiltrazioni del territorio da parte di organizzazioni criminali,  in particolare in questo periodo in cui con il Pnrr maggiori saranno le risorse che verranno destinate all'Umbria".

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