rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza, Ugl Polizia al segretario Parlavecchio: "Centro espulsione a Perugia non serve"

Le questioni Centro espulsione ed identificazione e emergenza droga sono ancora al centro del dibattito politico. Incontro tra il sindacato di Polizia Ugl con il segretario Pd Parlavecchio per discutere di nuove strategie d'azione alternative al Cie

La richiesta di un Cie nel territorio perugino è sempre al centro del dibattito sulla sicurezza del capoluogo, a questo proposito anche il sindacato Ugl di Polizia dopo il Siulp ha deciso di incontrare il segretario Pd Parlavecchio per discutere del quel bisogno di legalità che i cittadini di Perugia chiedono a gran voce.

Nel pomeriggio di ieri si è svolto, presso la sede regionale dell’Ugl, un incontro tra l’esponente politico del PD Franco Parlavecchio ed il Segretario dell’Ugl Enzo Gaudiosi con la partecipazione dei sindacalisti Ugl Polizia Massimo Granocchia e Stefanelli Mauro sul tema della sicurezza nel capoluogo della regione Umbria. L’incontro tenutosi nel pomeriggio di ieri è stato un ulteriore passo in avanti, secondo il sindacato, verso un più concreto confronto che possa generare un sereno su vari aspetti: come la lotta al degrado urbano, la maggiore integrazione, lo sviluppo del senso di comunità in un momento di forte senso di insicurezza.

Fondamentale sarà attivare una più incisiva e forte 'sinergia' tra tutte le Forze e Corpi di Polizia presenti sul territorio, peculiarità che da quanto emerso nel dibattito troppo spesso rimane solo sulla 'carta', a questo proposito è arrivata la proposta  dell’eventuale attivazione di una 'struttura operativa unificata' che riunisca le varie sale operative dei corpi di polizia, al fine di fronteggiare al meglio ogni improvvisa e possibile emergenza, eliminando così frammentazioni dispersive a fronte della carenza di personale con enorme risparmio di risorse ed evidente guadagno in efficienza. Pertanto il sindacato di Polizia ha chiesto al Segretario del PD di fare propria "la proposta e di sensibilizzare tutte le anime politiche, presentando anche interpellanze al consiglio comunale e regionale, alfine di iniziare un importante percorso politico che porti all’istituzione di una 'sala operativa unica' per l’ordine e la sicurezza pubblica".

Molto significativa poi è stata l'analisi che ha riguardato la causa/effetto del fenomeno spaccio della normativa nazionale, infatti comune è stata l’accordo sull’inadeguatezza della legge Bossi-Fini. Non poteva comunque mancare uno scambio di idee sul fenomeno clandestini e spaccio di droga che però ha visto porre sul tavolo strategie divergenti, proprio a proposito dell’istituzione di un CIE in Umbria. Se da parte del Segretario Parlavecchio questo resta uno strumento indispensabile per una nuova strategia d'azione, resta la ferma posizione dell’UGL che ha ribadito che "i clandestini vanno accompagnati nei CIE già esistenti, magari potenziando quelli più vicini (Roma e Bologna) per evitare transumanze sul territorio nazionale di poliziotti. NO al CIE, come già più volte detto, alfine di evitare un’invasione nella regione Umbria di clandestini e “criminali” anche se provenienti da altre regioni".

A questo proposito il segretario Parlavecchio ha segnalato come, nei prossimi giorni, il Ministero dell’Interno attiverà voli charter dall’aeroporto di S.Egidio, per portare i clandestini presso il CIE di Trapani. Per il sindacato è "certamente una risposta importante e tempestiva da parte dello Stato ma riteniamo che la miglior soluzione anche in termini organizzativi ed economici rimanga l’accompagnamento ai Centri di Identificazione più vicini a noi, Roma e Bologna".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sicurezza, Ugl Polizia al segretario Parlavecchio: "Centro espulsione a Perugia non serve"

PerugiaToday è in caricamento