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Cronaca

Intasca i soldi ritirati per conto dell'azienda: sconta la pena con lavori di pubblica utilità al canile

L'imputato era accusato di aver ricevuto quasi 10mila euro e non averli versati alla ditta per cui lavorava

Lavori di pubblica utilità con gli animali per evitare una condanna penale. È quanto ha sostenuto un perugino accusato di appropriazione indebita.

L’imputato, difeso dall’avvocato Maria Elena Sambuco, era accusato di “essersi, a più riprese, appropriato delle somme di denaro percepite per conto” di una società di cui era dipendente.

L’accusa contestava all’uomo di avere riscosso dai clienti quasi 10mila euro e di aver trattenuto i soldi per sé invece che corrisponderle “alla mandante in forza del rapporto di agenzia” instaurato.

Con l’istituto della “messa alla prova” l’imputato ha potuto svolgere attività “riparativa” del danno presso un ente che si occupa di assistenza di animali, ottenendo la sospensione del procedimento penale.

Al termine del periodo di messa alla prova, il giudice ha valutato positivamente il tutto e dichiarato estinto il reato.

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