rotate-mobile
Cronaca

IN CARCERE La banda dei furti a Perugia: un capo, un harem e soldi a valanga

E' forse l'operazione investigativa della svolta quella portata avanti dal Comandante della Mobile Marco Chiacchiera che ha sgominato una banda che in pochi mesi aveva messo a segno 43 furti. Molta della refurtiva restituita ai perugini

Un'azienda del furto quasi perfetta. Quasi perchè grazie alle indagini lunghe e vecchia maniera della Squadra Mobile - diretta da Marco Chiacchiera - e del Reparto Prevenzione Crimine, la banda dei furti albanese-romena con base a Perugia è stata completamente sgominata: 9 arresti su 11 richieste di custodia cautelare, un ricettatore individuato, ben 21 persone sotto indagine. Le accuse sono forti: associazione a delinquere, furti pluri-aggravati, ricettazione, droga e favoreggiamento. 

La banda dei furti aveva un capo giovanissimo ma già autorevole e considerato un vero imprenditore del crimine: si tratta di Marius Ungureanu, romeno, classe 1989. Lui che decideva dove colpire (bar, tabacchi, negozi, appartamenti, aziende tra Perugia e la Toscana), che dava ordine quale squadra mettere in campo per le spaccate a secondo delle difficoltà del colpo e delle competenze degli uomini a disposizione. Lui che riciclava i soldi della refurtiva in direzione Roma per acquistare droga poi da rivendere a Perugia. Lui che gestiva anche un giro di prostituzione. 

Banda dei furti a Perugia: arresti, bottino e volti

E come ogni capo aveva il suo "Harem" capitanato dalla sua compagna e fiancheggiatrice Madalina Liliana Neagu. E poteva contare, il Ungureanu, su un parco auto per andare a rubare composto da 41 mezzi tutti regolarmente sottratti ai cittadini e tenuti su parcheggi precisi. E con un parco auto così aveva messo in piedi anche un distributore clandestino: 16mila litri di gasolio rubato dai mezzi in sosta, dalle auto delle aziende che le affittano (danni ingenti e serbatoi bucati) e dai tir delle società di trasposto. 

I numeri dei furti accertati dal 15 aprile al 31 agosto 2013 sono stati ben 43: 32 a Perugia e hinterland e 11 in toscana. Quattro le case svaligiate, 4 tabaccherie e bar, 4 concessionarie auto e 30 varie aziende. Oltre 15 perquisizioni  effettuate; 19 indagati e refurtiva da grande magazzino: televisori, scatoloni di sigarette, altrettanti gratta e vinci, motoseghe, trapani, trattori, bricolage vario e persino decine di canne da pesca. Oltre che i fondi cassa, soldi e oro recuperato nelle case visitate. 

"Ci stiamo concentrando anche sul fenomeno furti studiando i singoli casi per risalire alle bande organizzate come quella albanese-romena" ha spiegato il capo della Mobile, Marco Chiacchiera "Dopo la droga il fenomeno che sta crescendo e creando sempre di più allarme sociale sono proprio i furti nelle abitazioni e nelle attività. Stiamo agendo con il vecchio sistema investigativo e stiamo raccogliendo i primi frutti"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

IN CARCERE La banda dei furti a Perugia: un capo, un harem e soldi a valanga

PerugiaToday è in caricamento