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Cronaca

Sfratti, famiglie in strada: il Comune apre agli alloggi di riserva

I dramma degli sfratti si allarga sempre di più alle famiglie un tempo cosiddette normali. Il Comune per tutelare le famiglie mette a disposizione nuovi alloggi da assegnare tramite graduatoria immediata

Il dramma degli sfratti aumenta giorno dopo giorno. E proprio il mese di aprile sarà uno dei più duri per le famiglie che non hanno potuto da diverso tempo ottemperare alla spesa degli affiti. La disperazione, sotto forma di colloqui diretti o tramite le associazione degli inquilini, è arrivata anche a Palazzo dei Priori che ha deciso utilizzare gli appartamenti comunali di riserva - previsti dal regolamento comunale - da destinare tutti per gli sfratti di morosità (e non per fine locazione).

Le nuove assegnazione arriveranno tramite una graduatoria dove si dovrà documentare la situazione reddituale, il possesso dei requisiti per accedere ad alloggi erp, la certificazione che attesta lo stato di disoccupazione o cassa integrazione, eventuali stati di malattia o invalidità.
 
Per stilare la graduatoria degli aventi diritto si terrà conto di quattro gradi di priorità: si partirà da quella che viene definita “priorità assoluta” (quando lo sfratto è stato già eseguito e non è stata trovata autonomamente alcuna soluzione alternativa), e poi, a scendere, si procederà con la seconda e la terza priorità, per finire con la “fascia residuale” (che riguarda le famiglie raggiunte da avviso di rilascio). I punteggi saranno assegnati in base a vari parametri: reddito, famiglie con persone invalide o con minori, presenza di anziani ultra settantacinquenni, etc.
 
“Uno degli effetti della crisi economica – ha spiegato l’ assessore all’ urbanistica, Valeria Cardinali – è che molte famiglie si sono impoverite e vivono uno stato di profondo disagio sociale, magari in seguito alla perdita del posto di lavoro o perché in cassa integrazione. In questi casi è praticamente impossibile accedere al mercato libero, e le richieste di alloggi comunali a canone sociale da parte di persone sfrattate per morosità oggi sono prevalenti rispetto alle richieste di chi ha ricevuto lo sfratto per fine locazione.
 
E’ un atto politico importante – ha aggiunto l’ assessore Cardinali – che viene adottato per la prima volta. Certo non è risolutivo, ma ci permette di governare il problema in modo adeguato, fissando criteri chiari e trasparenti. Lo spirito è quello di voler affrontare le situazioni più delicate dell’ emergenza casa, perché avere la certezza di una abitazione è il requisito fondamentale per evitare fenomeni di degrado sociale. Anche questa è una risposta alla profonda crisi del lavoro che stiamo vivendo. Del resto, abbiamo sempre detto che il Comune sarebbe stato attento a difendere la coesione sociale e a tutelare le fasce più deboli della popolazione”.
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