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Cronaca

Impossibile arrivare a fine mese, il dramma di chi non riesce a pagare l'affitto

Sono in tanti, troppi, gli umbri che non riescono a pagare l'affitto di casa, venendo così sfrattati dalla proprie abitazioni

Un vero è proprio grido d’allarme, quello lanciato dall’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti: “La crisi economica sta aggravando in maniera sensibile la situazione e questo si ripercuote ovviamente nel dramma delle famiglie che non riescono a pagare l’affitto e si rivolgono alle istituzioni per avere “almeno” un aiuto”.

I dati snocciolati oggi – 27 febbraio – in conferenza stampa parlano chiaro: “Già lo scorso anno abbiamo registrato oltre novantamila domande pervenute ai comuni per accedere al fondo a sostegno degli affitti. Nel 2013, la carenza di finanziamenti (lo Stato aveva azzerato il fondo nazionale, ndr.) ci ha costretto a limitare la concessione dei contributi alle sole famiglie che rientravano nella fascia A (reddito complessivo pari a due pensioni minime INPS, circa 12mila euro, ndr.) e ha costretto poi i comuni a diminuire l’entità del contributo per poter soddisfare un maggior numero di richieste”.

Il rischio è però che adesso ci si ritrovi con centinaia e centinaia di sfratti, che sarebbero quasi tutti per morosità incolpevole, e dunque a dover gestire problemi ancora maggiori. Per questi motivi, ha aggiunto l’assessore Vinti, “è assolutamente necessario che il Governo trasferisca alle regioni i finanziamenti previsti nel Decreto Salva Italia. Sono pochissimi (50 milioni per il 2014 ed altrettanti per il 2015, per l’Umbria un contributo di circa 950 mila euro) che poi vanno messi insieme allo stanziamento di almeno un milione di euro da inserire nel prossimo bilancio regionale ed al cofinanziamento dei comuni che è di poco superiore ai trecentomila euro. Il totale a disposizione quindi, sottolinea Vinti, non riuscirebbe a coprire nemmeno il 50 per cento delle domande posizionate nella prima fascia (oltre 5 milioni di fabbisogno nel 2012), visto che il Decreto del Governo ripristina anche l’obbligo di finanziare tutte e due le fasce previste nella legge 431 del 1998 e dunque che anche coloro con un reddito fino a 16 mila euro potranno richiedere l’accesso al Fondo”.

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