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Cronaca

Omicidio Polizzi, la delusione di Valerio in aula: le reazioni del post sentenza

"Giustizia è stata fatta". Sono state queste le parole che il padre di Alessandro ha pronunciato guardando i legali

Ha creduto di essere assolto. Ha messo le mani sul volto e per un attimo, un istante percettibile, i suoi occhi hanno esultato. Valerio Menenti ben presto ha, invece, dovuto fare i conti con la realtà. Immediatamente dopo la parola “assolto” il presidente della Corte, il giudice Massei, ha pronunciato “18 anni di carcere”. Una riduzione emessa dopo che la Corte ha escluso il tentato omicidio della ex fidanzata. Calmo, come se la cosa non lo riguardasse, è apparso invece il padre Riccardo al quale è stato confermato l'ergastolo. Si chiude così il processo di secondo grado per la morte di Alessandro Polizzi, il ragazzo brutalmente ucciso la notte del 26 aprile 2013.

Una sentenza attesa in particolare modo dalla famiglia del ragazzo che sperava in dura presa di posizione dalla Corte d'Appello. Adesso rimane un ultimo grado di giudizio: la Cassazione. Nelle aule del Palazzaccio i legali di Valerio e Riccardo, gli avvocati Manuela Lupo; Francesco Matteangeli e Tiraboschi, chiederanno nuovamente l'assoluzione per il tatuatore. Proprio quest'ultimo si è sempre proclamato estraneo ai fatti. Adesso sarà invece costretto a tornare in carcere.

La reazione della famiglia Polizzi - “Giustizia è stata fatta”. Sono state queste le parole che il padre di Alessandro ha pronunciato guardando i legali. Commosso Francesco Polizzi, il fratello minore di Alessandro. Con gli occhi lucidi ha abbassato il volto in segno di gioia, preferendo non commentare la sentenza. Assente invece Julia Tosti, la ragazza sopravvissuta dopo il folle gesto commesso da Riccardo Menenti. Presente invece il fratello di quest'ultima che si è detto sollevato per la sentenza.

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