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Cronaca

Il processo in diretta: il procuratore: "Knox e Sollecito uccisero Meredith, non ci sono dubbi"

A causa della folla inaspettata di gente è stato necessario spostare l'udienza dall'aula della quinta sezione penale all'Aula magna. Sollecito ha deciso di seguire l'udienza

Aggiornamento: Per il sostituto procuratore pg di Cassazione, Mario Pinelli, non ci sono dubbi “Amanda Knox e Raffaele Sollecito vanno condannati”. Con queste parole ha terminato la sua requisitoria di fronte ai giudici della V sezione penale della Suprema Corte.

“Non vi fu alcuna colluttazione, a meno che non si voglia definire colluttazione la difesa di una vittima su cui inferiscono tre persone". Questo uno dei passaggi più salienti della requisitoria. Definendo inoltre adeguatamente motivato l'impianto accusatorio che ha portato alla condanna nell'appello bis dei due ex fidanzati.

Il procuratore generale di Cassazione ha, inoltre, sottolineato che "a seguito dell'omicidio si diede corso ad una estesa attività di ripulitura selettiva". Ha definito "immune da censure" la decisione di non ripetere gli  accertamenti sul computer di Sollecito e "adeguatamente motivata" la decisione di non procedere magli esami antropometrici sulle immagini di una telecamera posta in via della Pergola.

Ha concordato con la decisione di non interrogare nuovamente Rudy Guede in quanto il giovane già condannato a 16 anni per l'omicidio "ha ribadito in termini inequivocabili che non intendeva rispondere" su quei fatti. Infine ha convenuto con la finestra temporale tra "le 21 e mezzanotte e dieci" individuata dalla Corte fiorentina per l'ora della morte di Meredith.

Una ricostruzione dettagliata di quella drammatica notte che vide per il pg della Cassazione "Amanda e Raffaele fuori dall'abitazione di via della Pergola, stazionarono all'esterno senza chiamare i carabinieri. I due tergiversarono e si attivarono solo nel momento in cui furono costretti a farlo, cioè quando ci fu l'arrivo inaspettato della polizia. La prima telefonata fu alla sorella di Sollecito, anzich al 112 come avrebbe dovuto essere". 

Aggiornamento: E' molto probabile che la decisione della Cassazione slitti a venerdì 27 marzo. Il presidente Marasca ha chiesto agli avvocati difensori di organizzarsi per lasciare un'ultima arringa per venerdì mattina. Dopo dovrebbe iniziare la camera di consiglio.

Raffaele Sollecito ha deciso di non perdersi un solo momento. Lo studente pugliese si è presentato questa mattina, 25 marzo, in Cassazione.  Il giovane, vestito con giacca e camicia scura, è arrivato a 'Palazzaccio' e, con i suoi legali e con il padre Francesco, sta assistendo all'inizio dell'udienza, che si sta svolgendo davanti alla  quinta sezione penale, presieduta dal giudice Gennaro Marasca.

A causa della folla inaspettata di gente è stato necessario spostare l’udienza dall'aula della quinta sezione penale all'Aula magna. La decisione è stata presa dopo che la folla di pubblico presente in udienza - tra avvocati, curiosi e cronisti - ha reso l'aula, dove il giudice relatore sta ora svolgendo l'esposizione delle varie tappe della vicenda, impraticabile. In particolare numerose persone, tra cui diversi giornalisti, non sono riusciti ad entrare in aula. Al termine della relazione, dunque, il processo si sposterà nell'Aula magna, dove il sostituto pg Mario Pinelli svolgerà la requisitoria

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