Sentenza Meredith, tuona la Marini: "Adesso chi risarcirà Perugia sfregiata e insultata?"
La presidente dell'Umbria dopo la sentenza che ha scagionato Sollecito e la Knox: "Anche noi abbiamo diritto ora ad un profumato risarcimento...". Il sindaco Andrea Romizi: "Penso alla famiglia di Mez"
“Io sono sempre stata una super garantista”. La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini affida al suo profilo personale di Facebook la riflessione sulla sentenza shock della Cassazione. “Ho un'attenzione particolare per le condizioni di vita e di salute delle persone detenute, private di libertà in conseguenza di reati ma anche a rischio di abusi a causa della loro condizioni. Quindi chiariamo subito: Amanda e Raffaele sono estranei all'omicidio. Assolti. Ne consegue che lo stato italiano li dovrà risarcire per ingiusta detenzione, durata 4 anni”.
SENTENZA MEREDITH: Dopo 5 processi l'unica vera pena è stata inflitta a Perugia
E ancora: “Ora mi domando: e chi risarcirà la città di Perugia sfregiata, insultata, colpita al cuore della sua immagine da milioni di ore di trasmissioni televisive, articoli, opinionisti pronti a distruggere il profilo di una città bella, colta, aperta al mondo? Anche noi abbiamo diritto ora ad un profumato risarcimento... Questo danno di immagine ha colpito interessi economici, sociali e culturali di una città millenaria e bellissima. Noi umbri siamo indignati per lo sfregio fatto a Perugia”.
Poco dopo arriva anche una nota dell’attuale sindaco di Perugia, Andrea Romizi: “Si chiude, a livello giudiziario, una pagina dolorosa non solo per le famiglie coinvolte, ma per l'intera comunità. Non entro, perché non è mio compito, nel merito della sentenza della Cassazione, dove comunque dei giudici hanno preso una decisione basandosi sugli atti processuali”.
E ancora: “Un pensiero va soprattutto ai familiari di Meredith nella speranza che lontano dai riflettori possano trovare un po' di serenità. Quanto a Perugia, respinge fermamente le esagerazioni mediatiche con le quali si sono provati a tratteggiare in maniera errata città e mondo universitario”. Infine, la conclusione: “Ciò detto, quella vicenda ha comunque messo in evidenza delle difficoltà che la comunità si è determinata a superare, e ci sta riuscendo anche grazie al rinnovato protagonismo cittadino”.
