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Cronaca

"Non volevo farlo, ho perso la testa perché lei mi ha lasciato": condannato per resistenza e oltraggio alle forze dell'ordine

L'imputato si era giustificato sostenendo che la reazione era dovuta al dolore per la fine della relazione

“Signor giudice, non volevo farlo, ma ero appena stato lasciato dalla mia compagna e ho perso il controllo e la ragione”. Per la giustizia, però, non vale come giustificazione per essersi scagliato contro le forze dell’ordine ed essere finito in tribunale con l’accusa di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Un 30enne di Castiglione del Lago è stato condannato a 1 anno e 6 mesi di reclusione per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, reati commessi nel corso di una sera in cui era stato trovato, davanti all’abitazione della ex, in stato di alterazione.

In quell’occasione aveva aggredito le forze dell’ordine e proferito parole ingiuriose e di minaccia.

Il giudice non ha applicato la “prevalenza sulla recidiva infraquinquennale delle circostanze attenuanti generiche”, respingendo anche le giustificazioni dell’imputato ritenendo irrilevanti “le ragioni addotte a giustificazione della condotta riconducibili al disagio personale dell'imputato per essere stato lasciato dalla convivente”.

Da qui la condanna dell’imputato.

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