C’è chi ha già le idee chiare sul proprio futuro e chi ancora brancola nel buio non sapendo proprio che scuola scegliere. Tra open day e brochure la confusione è tanta, così tanta che, a volte, dà vita a delle proprie guerre familiari. Gennaio e febbraio rimangono pur sempre i mesi cruciale per gli studenti che quest’anno affronteranno gli esami di terza media ed “emigreranno” alle scuole superiori. Se il Miur ha, infatti, deciso che le iscrizioni dovranno avvenire entro il 28 febbraio, sono in tanti ancora i giovani studenti che non hanno ben compreso dove prenderanno “banco” per i prossimi cinque anni.

Ed è anche per questo motivo che nasce il sito www.eduscopio.it, ideato dalla Fondazione Agnelli per una scelta consapevole e senza rimpianti futuri. Il portale on line permette, infatti, di vedere quale sono i migliori licei e istituti nella propria città o a un massimo di distanza di 30 chilometri. Tutti, ovviamente, divisi per indirizzo specifico. La “hit parade” nasce incrociando i dati che vanno dal voto di maturità fino alla percentuale di persone che si immatricolano all’università. Ma ecco la classifica delle tre migliori scuole per ogni indirizzo presente:

Liceo classico – Per chi vorrà “ammazzarsi” studiando greco e latino, qualora fosse disposto a fare qualche chilometro, dovrà frequentare il “Sesto Properzio” ad Assisi. È questo, infatti, il miglior liceo con il 91 per cento degli studenti che iniziano a frequentare l’università e con il solo 25 per cento che abbandona dopo il primo anno. In seconda posizione il liceo classico “Annibale Mariotti”, frequentato dalla crème de la crème perugina, al ribasso perché ben il 25 per cento degli immatricolati lascia dopo il primo anno di università. In ultima posizione la “Montessori” (privata). In questo caso solo il 49 per cento supera il secondo anno di università. 

Liceo scientifico – A piazzarsi per primo il liceo scientifico “Galileo Galilei” che, a dirla tutta, sembra preparare meglio gli studenti ad affrontare il percorso post-maturità, sono ben il 70 per cento a superare il primo anno il 93 per cento a immatricolarsi, nella maggior parte dei casi all’Unipg. Secondo il “Principe di Napoli” ad Assisi con il 60% degli studenti che supera il primo anno dell’università e il 88 per cento che si immatricola. In ultima posizioni il “Fermi” (privata) Solo il 30 per cento “sfonda” la porta del faticoso primo anno dell’ateneo scelto.

Scienze umane – Linguistico – Primo è il “Sesto Properzio” (Assisi), con un 63 per cento di alunni che prosegue gli studi post maturità. All’”Assunta Piarelli”, invece, il 23 per cento smette l’università dopo il primo anno. Per quanto riguarda l’indirizzo linguistico in prima posizione è sempre il “Sesto Properzio” con il 56 per cento degli studenti che proseguono gli studi. Secondo posto per l’”Assunta Piarelli” e terzo per il “Giordano Bruno”. 

Indirizzo tecnico – settore economico – A sorpresa l’itc “Fratelli Rossetti” (Castiglione del Lago) che sembra preparare al meglio i suoi studenti con un solo 14 per cento degli studenti immatricolati che lascia dopo il primo anno. Secondo posto per il “Ruggero Borghi” solo 36 per cento si iscrive, infatti, all’università. Ultimo del podio il “Capitini”.

Indirizzo tecnico – settore tecnologico – Per frequentare un’ottima scuola in questo caso bisogna arrivare fino a Cortona. Il primo in classifica è, infatti, l’istituto “Vegni – Capezzini” con solo il 13 per cento degli studenti che abbandonano dopo il primo anno d’università, anche se la percentuale d’immatricolazione resta comunque bassa. Al secondo posto il Capitini e in ultimi posizione il Ciuffelli-Enaudi.