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Cronaca Elce

Cittadini mettono con le spalle al muro pusher, la droga nascosta vicino a una scuola

I poliziotti sono riusciti a trovare il posto percorrendo una scalinata, dove hanno notato che, a metà, vi erano dei pezzi di travertino abilmente posizionati, dietro i quali sembrava potesse nascondersi qualcosa

Le numerose segnalazioni hanno permesso agli agenti della Questura di Perugia di individuare il luogo, dove un pusher era solito nascondere la droga. I poliziotti sono riusciti a trovare il posto percorrendo una scalinata, dove hanno notato che, a metà, vi erano dei pezzi di travertino abilmente posizionati, dietro i quali sembrava potesse nascondersi qualcosa.

È bastato spostarli per scoprire che, su entrambi i lati della scala, ben occultati, vi erano due diversi involucri contenenti della polvere bianca: le successive analisi, hanno così permesso di appurare che si trattava di “eroina” per oltre 80 grammi e “cocaina” per oltre 10 grammi. A questo punto, i poliziotti hanno pensato bene di nascondersi in attesa del “titolare” della sostanza nascosta. Il proprietario della “merce” non è fatto attendere, giungendo a bordo di uno scooter, parcheggiava e saliva le scale con estrema circospezione.

Giunto poi all’altezza dei “nascondigli”, infilava un braccio all’interno del buco ma, appena sentiva i passi rapidi degli agenti, si metteva immediatamente in fuga con lo scooter. Il giovane veniva inseguito fino alla Stazione “Fontivegge”, dove andava ad urtare, in un vano tentativo di tagliare la strada, il paraurti dell’auto di servizio della Mobile, per poi cadere rovinosamente a terra.

Messo in sicurezza, veniva immediatamente tratto in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a Pubblico Ufficiale. Accompagnato in Questura per il fotosegnalamento ed identificato per A.A., tunisino del 1984, pluripregiudicato.

Ma non finisce qui: lo stesso scooter con cui girava e con il quale andava a danneggiare l’auto della Polizia, risultava essere stato rubato a Perugia soltanto due settimane addietro, pertanto veniva anche denunciato per il reato di “ricettazione”. All’esito dell’attività, il tunisino arrestato veniva trattenuto, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno Manuali, presso le camere di sicurezza di questa Questura, per la sottoposizione al rito direttissimo.

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