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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bocciato dai prof e ammesso con riserva alla classe successiva dal giudice, studente si diploma prima della sentenza

I genitori avevano fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale: "La scuola non ha tenuto conto del piano didattico personalizzato". Adesso vale la promozione finale

Bocciato l’anno scorso in seconda media, viene ammesso con riserva dopo il ricorso dei genitori, quest’anno si diploma e tocca al Tribunale amministrativo regionale certificare che la promozione è valida, sconfessando la decisione dell’anno precedente presa dai professori.

I genitori dell’alunno, assistiti dall’avvocato Gabriele Minelli, avevano presentato ricorso contro il Ministero dell'Istruzione e la scuola, contestando la non ammissione alla terza media. Per i professori “gli esiti dell’alunno ... non si erano dimostrati sufficienti in sei discipline”, mentre per i genitori la scuola dopo aver predisposto il piano didattico personalizzato, ritenuto viziato ed incompleto, non lo aveva messo in atto, seguendo le indicazioni specifiche per l’alunno con bisogno educativo speciale. I genitori del ragazzo avevano scoperto questa mancanza solo con la comunicazione della bocciatura.

I giudici amministrativi accoglievano l’istanza cautelare dei genitori, ammettendo l’alunno alla terza media con riserva, annullando “il verbale di scrutinio finale del consiglio di classe, nella parte in cui si delibera la non ammissione alla classe successiva” accogliendo proprio le lamentele della famiglia “circa i termini e i tempi di applicazione del piano didattico personalizzato adottato, con particolare riferimento alle attività didattiche personalizzate svolte, alle attività che sono state dispensate e all'incidenza nel giudizio finale”.

Il Collegio intimava al consiglio di classe di riunirsi entro dieci giorni “affinché possa effettivamente tenersi conto dei criteri sopra richiamati nelle ulteriori valutazioni da esprimere nei confronti dell'alunno”. I docenti si riunivano e confermavano la bocciatura.

Nel frattempo l’anno scolastico era iniziato e l’alunno si trova a frequentare la terza media.

L’udienza per decidere sulla bocciatura viene fissata per il 17 giugno 2020, quando l’avvocato dei genitori deposita l’attestazione del superamento dell’esame finale del ciclo di studi da parte del ragazzo. Per i giudici amministrativi non è rimasto altro da fare che dichiarare assorbito “l'iniziale giudizio negativo di ammissione espresso dalla commissione di classe, con conseguenziale improcedibilità del ricorso avverso l'originario provvedimento di non ammissione”. Promuovendo l’alunno.

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