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Cronaca

“Perugia meticcia. Tutti a Macerata”: in via Pascoli il muro è un tazebao per sfoghi pseudo politici

Via Alessandro Pascoli, muri in prossimità della mensa universitaria. Quelle superfici sono diventate un tazebao. Chiunque abbia qualcosa da dire si cimenta con bomboletta spray

Via Alessandro Pascoli, muri in prossimità della mensa universitaria. Quelle superfici sono diventate un tazebao. Chiunque abbia qualcosa da dire si cimenta con bomboletta spray e spara su  quelle pareti le sue massime di contenuto pseudo politico. La scritta comparsa qualche giorno fa allude ai fatti di Macerata e alle manifestazioni conseguenti, vòlte a stigmatizzare quell’episodio di razzismo.

La frase recita: “Perugia meticcia. Tutti a Macerata”. Intendendo cosa? È palese l’invito a partecipare alle manifestazioni in dissenso, rispetto a quell’episodio. In nome di quali ideali? Della vocazione internazionale, corrispondente alla tradizionale tolleranza della Vetusta verso etnie e culture diverse.

In questo senso sembra doversi leggere la rivendicazione legata all’uso del termine “meticcio”. Parola usualmente spregiativa (ma qui orgogliosamente assunta come valore), che in origine designava gli individui nati dall’incrocio tra i conquistadores portoghese e messicani e  le popolazioni amerindie precolombiane. Ma quanta fatica per capire.

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