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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Bastia Umbra

Derby di sangue tra Bastia e Foligno: "Non è compatibile ferita con il sasso sequestrato"

Secondo la ricostruzione della Polizia,  il tifoso bastiolo lanciò la pietra con un tiro diretto e frontale con la chiara intenzione di colpire un gruppo di supporter del Foligno

Era il 6 aprile del 2014 quando Massimiliano Antonelli venne colpito da un sasso, a seguito dei violenti scontri nel post partita Bastia-Foligno. Il tifoso rimase gravemente ferito e fu costretto a una lunga riabilitazione. Responsabile di quel gesto, secondo le indagini svolte dalla Digos di Perugia, fu un 27enne incensurato che venne immediatamente trasportato nel carcere di Capanne. A seguito dell'indagine, finirono in mezzo alla vicenda altre quattro persone che, secondo gli inquirenti, parteciparono alla rissa.

A un anno e sette mesi dall'episodio che sconvolse il mondo del calcio per la violenza degli scontri, si torna in aula. L'udienza davanti al gup Avenoso si terrà il prossimo 10 dicembre. Adesso la difesa dell'allora 27enne, rappresentata dall'avvocato Delfo Berretti, deve decidere che strada percorrere. Il legale potrebbe, infatti, optare per il rito abbreviato condizionato. A detta della difesa ci sono, infatti, dei tasselli importanti che potrebbero scagionare il trentenne, come la incompatibilità della ferita con il famoso sasso mai trovato.

I fatti - I tifosi che rimasero coinvolti avevano tutti un'età tra i 24 e i 30 anni ( nessuno aveva precedenti per risse o scontri durante manifestazioni sportive). Secondo la ricostruzione della Polizia,  il tifoso bastiolo lanciò la pietra con un tiro diretto e frontale con la chiara intenzione di colpire un gruppo di supporter del Foligno.  Un gesto, secondo l'allora capo della Digos Francesco Moretta, volontario e con l’obiettivo di provocare la morte del tifoso bersagliato.  

Nel corso delle indagini gli investigatori esaminarono le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccolsero diverse testimonianze. Lo stesso ventisettenne finito in carcere venne ascoltato, negando però di avere voluto colpire l'altro tifoso.

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