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Cronaca San Sisto

Riforma Monti, la Perugina aderisce allo sciopero del 27 marzo

Arriva l'adesione della fabbrica di San Sisto, la Perugina, allo sciopero generale di quattro ore previsto per martedì 27 marzo 2012 e indetto dalla Cgil contro le misure del Governo Monti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

La Flai-CGIL della Perugina dichiara la sua completa contrarietà verso l’ipotesi di riforma del mercato del lavoro, in quanto totalmente penalizzante per i lavoratori e altamente discriminante per le giovani generazioni ed aderisce allo sciopero generale del 27 marzo.

Nella realtà oggi si delinea, con il combinato disposto della emananda riforma e della già emanata riforma delle pensioni, la visione che si vuole avere del lavoro e del rapporto tra i lavoratori e il mercato: libertà di licenziamento per i più vecchi sempre più numerosi nelle fabbriche (frutto della riforma che allunga la vita lavorativa) e posizione di forza e di ricatto per i più giovani che vengono assunti.

Che bell'affare, ma per chi?

Noi siamo sicuri che di imprenditori seri e responsabili ce ne siano, ma siamo altrettanto sicuri che ve ne siano altri senza scrupoli e con capacità finanziarie tali da far fronte alle 27 mensilità dovute, pur di liberarsi di qualche lavoratore poco simpatico. La provocazione è d’obbligo, in questo caso; ma questa riforma non pone nessuna tutela di fronte alla potenziale fattibilità di questo disegno provocatorio. Solo il giudice poteva rappresentare il baluardo ultimo rispetto alle insensate prese di posizione di qualche famelico azionista, dunque, ecco svelato il senso della riforma: libertà di licenziamento e totale arretramento delle tutele nel mondo del lavoro.

E il contorno della riforma quali vantaggi porta? Per i precari nessuna prospettiva: si ripropone il limite dei 36 mesi di contratto oltre il quale si viene stabilizzati! Ma era già vigente questa norma! E quali opportunità ha dato? Nessuna, altrimenti non saremmo di fronte al 31% di disoccupazione giovanile!

Ancora, si vuol far pagare un 1,4% in più di costo del lavoro per l’utilizzo dei lavoratori a termine, ma su chi ricadrà in ultima istanza questo aggravio, se non sul lavoratore stesso? Infine, l’unico azzeramento della miriade di contratti flessibile riguarda l’associazione in partecipazione, salvo i familiari, e il resto? Non dovevano scomparire?

Insomma, una finta riforma, che racchiude in sé una vittoria ideologica delle forze capitaliste, in spregio alla dignità e alla democratica partecipazione del popolo sovrano nel percorso legislativo.

Nei luoghi di lavoro, in tutta Italia, nascono spontanee manifestazioni di dissenso unitarie e trasversali a tutte le categorie. La nostra fabbrica è chiamata a rappresentare, per dimensioni e storia, la scelta politica e sindacale di chi dice no a questa riforma, convinta che un'altra strada è possibile, fatta di concertazione e condivisione. I tempi sono difficili per tutti, ma assistere inermi sempre alla stessa ricetta non si può permettere ulteriormente.

Ecco perché martedi 27 marzo sono state proclamate 4 ore di Sciopero Generale a livello provinciale dalla CGIL, con manifestazione presso la sala dei Notari a Perugia. Un'altra riforma è possibile, noi vogliamo un accordo!

 

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