Scalette di via del Carmine: rimesse a nuovo e anche sicure, operazione conclusa
Una volta tanto, estetica e funzionalità sono state coniugate a dovere. Si spera: con soddisfazione degli interlocutori e degli utenti
Scalette di via del Carmine: operazione conclusa. Il corrimano lo rimettiamo o no? È stato uno dei tormentoni che sono circolati all’indomani della riconsegna di uno dei più bei lavori pubblici effettuati nella Vetusta. In precedenza il corrimano c’era: a doppio tubolare. E, in verità, bruttino. Poi si cominciò a dire: “Le scalette così sono più belle, quella ferraglia non la rimettiamo”. D’altronde c’era chi osservava che in situazioni analoghe non esiste nessun corrimano: si pensi a via Appia o a Sant’Ercolano.
Ma la questione qui è diversa: innanzi tutto le scalette del Carmine sono piene di spigoli vivi e poi sono ripide e interminabili: se è vero che partono dalla piazzetta del Duca e arrivano fino a via Imbriani, davanti – appunto – alla Chiesa del Carmine. Alcuni hanno poi osservato che quel corrimano costituisce una sicurezza, specie per le persone in età. Insomma: alla fine ha prevalso la comodità sull’estetica e il corrimano è stato montato… un paio di giorni fa.
La soluzione estetica è comunque risultata vincente. Difatti non hanno montato un doppio tubolare, che fa tanto “parco cva”, ma hanno preferito conformarsi alla morfologia delle strutture provvisorie, sistemate davanti al cinema Post Mod e al ristorante. Ossia un ferro schiacciato, leggermente stondato sulla parte a vista. Il colore è quello piombo, in analogia con le ferrature adiacenti.
Anche gli ingombranti dissuasori in muratura, sono stati sostituiti con snelli tubolari. Insomma: una volta tanto, estetica e funzionalità sono state coniugate a dovere. Si spera: con soddisfazione degli interlocutori e degli utenti. Forse, stavolta non sentiremo la classica “lamentatio perusina”, ossia il grifagno mugugno.
