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Cronaca

Ricoverata all'ospedale viene molestata dall'infermiere con la scusa della visita

Il fatto è successo all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. La giovane difesa dall'avvocato Giuseppe De Lio si è costituita oggi, 10 giugno, parte civile

Ricoverata al Santa Maria della Misericordia di Perugia per una colica renale non poteva di certo presupporre che la sua vita sarebbe cambiata radicalmente da lì a poco tempo. Una semplice visita che le è costata la pace e un sereno rapporto con il sesso maschile.

Entra in camera e, come di consueto, fa uscire i presenti. Lui è un infermiere dell’ospedale, lei una semplice paziente. Le vuole misurare la febbre, ma le abbassa improvvisamente i pantaloni, come si legge sul capo d’imputazione. Si ribella la giovane preda che all’epoca dei fatti aveva solo vent’anni. L’uomo, a quel punto, le abbassa la maglietta, ma durante quel gesto le strofina volontariamente il braccio sul seno sinistro.

Da lì un lungo calvario. Fatto di attacchi di panico e una paura che sembra non volere più abbandonare la ragazza. Ha timore di tornare a casa da sola. La parola “sesso”, non solo la terrorizza, la fa rabbrividire. Una situazione psicologica che porta la ragazza a pensare che se anche in ospedale si può essere vittime di una molestia sessuale, ciò vuol dire che nessun luogo è sicuro.

Adesso spetterà comunque ai giudici del tribunale di Perugia decidere, se condannare o meno l’uomo. Nel frattempo la ragazza, assistita dall’avvocato Giuseppe De Lio, si è costituita oggi, 10 giugno, parte civile, chiedendo un risarcimento danni che ammonta a duecentomila euro.

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