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Cronaca

Sanitopoli, oggi la requisitoria: chiesti un anno e 4 mesi per la Lorenzetti

La prossima udienza è fissata per il 3 novembre, giorno in cui si terranno le arringhe dei difensori. Lunga requisitoria oggi in aula dei pubblici ministeri Mario Formisano e Massimo Casucci

I nomi scorrono uno dietro l’altro. Il silenzio cala in aula e gli imputati, finiti in mezzo alla vicenda ribattezzata Sanitopoli, ascoltano le richieste avanzata da Massimo Casucci e Mario Formisano. Chiesti per l’ex governatrice dell’Umbria, Maria Rita Lorenzetti, un anno e quattro mesi. Pena più severa per l’ex assessore alla sanità Maurizio Rosi, un anno e otto mesi. Per l’ex segretaria di gabinetto Sandra Santoni un anno e tre mesi, stessa pena chiesta per Gigliola Rosignoli. Il lungo elenco termina con Maria Biti (10 mesi), Francesco Ciurnella (8 mesi), Giuliano Comparozzi (un anno e due mesi), Luca Conti (10 mesi),Paolo  Di Loreto (un anno e quattro mesi) e infine Gaincarlo Rellini (un anno e due mesi). Tutte con sospensione condizionale della pena.

Una lunga requisitoria quella che si è tenuta oggi, 27 ottobre, nell’aula degli affreschi del tribunale di Perugia, durante la quale i pubblici ministeri Massimo Casucci e Mario Formisano hanno più volte sottolineato la mancanza di un “contenuto” della delibera numero 46 del 19.01.2009, approvata dalla Giunta Regionale. Delibera che ha per oggetto “l’autorizzazione alle aziende sanitarie e ospedaliere ad assumere personale”.

“E’ un guscio vuoto”. Così l’ha descritta Massimo Casucci più volte. Sottolineando come l’iter amministrativo non preveda che una delibera venga approvata con un contenuto praticamente inesistenti. Secondo i Pubblici ministero “non è infatti possibile che la Giunta assumesse prima che arrivassero le richieste”. Ed è proprio in questo punto che si è più volte insistito durante le due ore e mezza che hanno tenuto con il fiato sospeso gli imputati.

Per la procura, infatti, gli imputati avrebbero preso accordi per “alterare l’atto di richiesta di autorizzazione all’assunzione portando gli stessi da 3 a 4 mediante una correzione a penna”, creando così ad hoc un posto di lavoro per l’allora capo di gabinetto di Lorenzetti, Sandra Santoni. Una leggerezza, venne descritta allora da Ginacarlo Rellini, segretario di Maurizio Rosi, che in aula spiegò: “Una correzione a penna effettuata su volontà dell’assessore Rosi, ma non ho effettuato una nuova richiesta formale per quel posto in più”.

“Ma come mai la Regione cambia improvvisamente idea?”, chiedono Massimo Casucci in aula. A dare la risposta Gigliola Rosignoli: “Chiesi un posto in più, perché il concorso si sarebbe tenuto dopo ben due anni”. A leggere il promemoria di Maria Rita Lorenzetti, redatto da Sandro Santoni, è invece Mario Formisano. Piccoli passi salienti dove tirato in mezzo Di Loreto, la delibera e quel “guscio vuoto” senza apparente contenuto. Il 3 novembre sarà la volta delle difese. 

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