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Cronaca

SANITA' PUBBLICA | L'ex Prosperius di Umbertide salvata e sarà pubblica. Tesei: "Avviata la fase del rilancio". Si investe su personale e tecnologia

L’Istituto clinico tiberino sarà17esima partecipata regionale nella quale sarà presente anche un socio privato che sarà di minoranza. Ecco cosa cambian


“Quello relativo all’Istituto clinico tiberino è uno dei tanti dossier complessi che abbiamo dovuto affrontare, forse uno dei più complicati che abbiamo ereditato e coi ha impegnato in un lungo lavoro. Stiamo rilanciando un’ azienda fondamentale per i servizi sanitari che è, e sarà in futuro, in grado di rispondere sempre di più alle esigenze di salute della popolazione”. Parola e musica del Governatore regionale dell'Umbria Donatella Tesei che ha annunciato il risanamento e il rilancio dell'Istituto Clinico Tiberino, ex Prosperius di Umbertide, in una conferenza stampa insieme al sindaco di Umbertide Luca Carizia, al direttore dell’Usl 1, Enrico Martelli, Alessio e Alberto Brugnoni in qualità di rappresentanti del socio privato, Brugnoni Sanità, il direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D’Angelo. Presenti anche il presidente della Commissione permanente Affari sociali e sanità del Senato, Franco Zaffini, il presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, Marco Squarta, la consigliera regionale Eleonora Pace.
  
“Nel 2020 abbiamo trovato una società in cui il pubblico era in minoranza e con una politica di spese fuori controllo. La Regione ha avviato una serie di azioni, mentre intanto abbiamo varato la legge regionale che ha permesso al pubblico di essere maggioranza dell’azienda, visto il preminente interesse pubblico della stessa, trasformandola nella nostra 17esima partecipata regionale, per poi dare il benestare alla trattativa tra privati che ha permesso la presenza di un nuovo socio, appunto privato, esperto, umbro e capace di aggiungere risorse economiche e professionali. Mentre l’intensa politica di spending review, nel 2022 ha consentito di portare la perdita economica da quasi 1 milione previsto a mezzo milione”.  Tutto ciò anche grazie alla ricapitalizzazione dell’azienda, alla ricostruzione di una governance ordinata in cui il pubblico ha poteri di indirizzo, vigilanza e controllo mentre il privato ha poteri di gestione; inoltre è stato redatto un nuovo statuto è ultimato con il nostro socio privato un piano industriale di forte rilancio per l’istituto che già in questo 2023 sta dando, in anticipo, i frutti come dimostrano i dati dei primi due mesi del 2023. Due tutti:  il tasso di occupazione media dei posti letto è di 110 su 112, sostanzialmente la totalità e la previsione di ritorno all’utile che supererà il mezzo milione di euro.  Oggi abbiamo ben 118 dipendenti, con 15 infermieri stabilizzati e un bando di concorso per Oss alla cui graduatoria attingere per le esigenze aziendali, mentre abbiamo cessato ogni rapporto con le agenzie interinali che precarizzavano il lavoro e costavano 200.000 euro l’anno”.

“Questo istituto per il nostro territorio è un fiore all’occhiello perché qui si curano pazienti provenienti da tutta Italia grazie anche alla presenza di un personale altamente qualificato  – ha sottolineato il sindaco di Umbertide, Luca Carizia – Il nostro obiettivo è quello di rilanciare l’istituto anche grazie alla presenza del socio privato e al grande impegno della Regione senza il quale non avremmo potuto raggiungere questo risultato”. Alberto Brugnoni ha annunciato che la priorità è il rilancio tecnologico scegliendo i migliori nuovi macchinari. "Abbiamo inoltre avviato contatti con i sindacati per impostare da subito una buona sinergia. Lavoreremo anche per contribuire ad abbattere le liste d’attesa e per supportare al meglio tutte le esigenze della sanità pubblica”: ha concluso. 

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