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Cronaca

Scompare nel nulla, si scava nella vita privata dell'uomo: analizzati i tabulati

Dal muto acceso per acquistare una casa fino alle gite organizzate prima di scomparire nel nulla. Niente farebbe ipotizzare a un allontamento volontario o alla decisione di commettere l'estremo gesto. La misteriosa scomparsa di Sandro Bellini

Sembra essersi dissolto nel nulla. Di Sandro Bellini, l'uomo scomparso una settimana fa, non resta che un'auto bruciata ritrovata fra i boschi di Marmore. Un mistero che non ha spiegazioni e che si sta tramutando per il pm Tullio Cicoria, titolare delle indagini, in un vero e proprio rebus senza però i tasselli necessari per risolverlo. Ed è per questo che gli inquirenti adesso scavano, senza sosta, nella vita privata dell'uomo. Appoggiati sulla scrivania del pm i tabulati telefonici che potrebbero indicare con chi Sandro Bellini ha comunicato prima di lasciare il vuoto dietro di sé.

La pista del suicidio o dell'allontanamento volontario è stato al momento accantonata. Difficile pensare che un uomo abbia prima deciso di dar fuoco alla sua Chevrolet Kalos e poi di compiere l'estremo gesto. Le indagini si sono quindi spostate verso i due laghi del ternano, Piediluco e quello di Ventina, dove, in base alle indagini effettuate si sarebbe attaccata per l'ultima volta la cellula del cellulare di Sandro Bellini.

Sembrerebbe comunque che il pm Tullio Cicoria non stia totalmente brancolando nel buio. La vita privata del 53enne potrebbe celare molte più risposte di quanto non si pensi. Dal mutuo acceso per acquistare la casa di via Rosselli fino a una gita organizzata con la famiglia. Tutti atteggiamenti, insomma, che non farebbero ipotizzare a un allontanamento volontario, ma che potrebbero nascondere una verità ben più amara: quella di un possibile delitto.


 

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