rotate-mobile
Cronaca

San Valentino, peruginerie sul santo degli innamorati, tra sfottò e meteorologia

Peruginerie sul santo degli innamorati. Un detto legato all’amore stigmatizza quanti non  riescono a trovare l’altra “metà”, nemmeno nel giorno in cui si è protetti dal santo dell’amore

Peruginerie sul santo degli innamorati. Un detto legato all’amore stigmatizza quanti non  riescono a trovare l’altra “metà”, nemmeno nel giorno in cui si è protetti dal santo dell’amore. Evidentemente – si sostiene – di deve avere qualche grosso difetto, come, ad esempio, un olezzo poco rassicurante.

La massima (di origine rustica) afferma “Chi n s’acòppia per San Valentino / o sa de stabbio o d’arlentino”. Il senso è che la persona “spaiata” ha un forte odore di stalla e letame o di sudore.

Si definisce “arlentino” un sito di fradicio, solitamente attribuito al prosciutto, al lardo o allo strutto irranciditi. È da chiarire che nella società rurale la gente si dimostrava particolarmente  severa con le “zitelle”, definite anche “armaste/restate”, ossia “messe da parte” e dunque disprezzate.

Due detti meteorologici interessanti. Il primo si lega al comportamento dei volatili: “Per San Valentino / ogni ucèllo arpìa l su camnmino” per dire che gli uccelli, all’approssimarsi della primavera, cominciano a farsi rivedere, a uscire dai nidi. O forse c’è anche il riferimento all’imminente arrivo dei migratori e delle rondini.

Infine, sempre nel campo meteorologico, si dice: “Quànn ariva San  Valentino / primavera è più vicino”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

San Valentino, peruginerie sul santo degli innamorati, tra sfottò e meteorologia

PerugiaToday è in caricamento