Code e alcuni malori al centro vaccinale di San Marco. D'Angelo: "Arrivare in orario e non prima e soprattutto compilare a casa i fogli"
Per quanto riguarda i malori la task-force smentisce collegamento con le dosi di Moderna e Pfizer
Una mattina difficile - tra malori, code, comportamenti sbagliati e caldo - per il nuovo centro unico vaccinale di Perugia-Corciano realizzato all'interno del Palasport di San Marco. La task-force regionale, guidata dal commissario per l'emergenza Massimo D'Angelo, ha analizzato il caso e i motivi delle code (rese insopportabili dalle altissime temperature) nonostante le pronotazioni e la conseguente programmazione giornaliera. Tra le cause ci sarebbero comportamenti non regolari: in primis, l'arrivo abbondantemente prima dell'orario stabilito da parte dei cittadini e secondo aspetto è relativo alla perdita di tempo per la compilazione in loco delle schede per l'adesione al vaccino.
Questo secondo il commissario. Ma, ad onor del vero, c'è anche da valutare se il centro unico è sufficiente oppure no per un capoluogo regionale e inoltre servirebbero degli accorgimenti tecnici per alleviare il caldo torrido di chi è in attesa nel piazzale. “La compilazione della scheda anamnestica e del consenso informato direttamente presso il punto vaccinale - sottolinea il commissario D’Angelo - provoca infatti continui ritardi che si accumulano, producendo file e disagi a tutti gli assistiti che si presentano per la vaccinazione”. I malori pre (per il caldo) e post (dopo la somministrazione), sempre secondo D'Angelo, non sono imputabili ad effetti collaterali delle dosi Moderna e Pfizer.
“Nella mattinata odierna, inoltre - aggiunge D’Angelo - si sono vaccinati anche molti ragazzi giovani e alcuni di loro, al momento della somministrazione della dose, hanno avuto un malessere generale dovuto per lo più alla paura e alla poca confidenza con aghi e iniezioni. Queste situazioni hanno richiesto l’intervento e il successivo monitoraggio da parte dei sanitari presenti, interrompendo temporaneamente l’attività di alcuni medici e infermieri”. I medici hanno ribadito ai giovani che non bisogna presentarsi, la mattina, per la somministrazione senza aver fatto coalizione e quindi digiuni.