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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Monteluce

Studentato scandalo, parte l'iter per fermare i lavori: prima riunione tra le parti

La Regione è d'accordo, l'Università pure e il Comune del sindaco Boccali è pronto a fare il suo. Parte la riunione per trovare una soluzione. Intanto Bracco risponde a Dottorini e getta le basi per salvare San Bevignate

Indietro non si dovrebbe tornare dopo fiaccolate e una rivolta sul web senza precedenti da parte dei cittadini di Perugia. Quel cantiere che dovrà partorire lo studentato universitario vergogna davanti alla stupenda San Bevignate dovrebbe essere fermato cercando di dare alla società appaltatrice altri luoghi con uguali finanziamenti.

Almeno è quello che emerge nel question time del Consiglio regionale dopo la risposta dell'assessore Fabrizio Bracco all'interrogazione del capogruppo dell'Idv, Oliviero Dottorini (IdV) messa in atto per  sapere “quale importo la Regione ha cofinanziato per la costruzione del collegio universitario di fronte alla chiesa templare di San Bevignate" e soprattutto “se e come la Giunta intende bloccare i lavori in vista dell'annullamento di un progetto per tutti divenuto inopportuno, anche perché concepito nel 2003, quando l'università aveva 35mila studenti e voleva portare tre facoltà in via del Giochetto, mentre oggi gli studenti sono calati a 22mila e a Monteluce sono già previsti 6mila metri quadrati per alloggi studenteschi”. 

L'assessore Fabrizio Bracco ha spiegato che il terreno “è divenuto di proprietà della Regione dopo la soppressione dell'Opera universitaria e trasferito quindi all'Adisu che, insieme a Regione ed Università, ha deciso di aderire al bando del Miur per la riqualificazione dell'offerta degli alloggi studenteschi. Tale progetto ebbe tutte le approvazioni del caso, compresa la variante urbanistica e l'ok della soprintendenza. Semmai – ha aggiunto – c'è da chiedersi come mai per un progetto che era a posto nel 2007 si sono attesi sette anni per iniziare i lavori. Per quanto riguarda il finanziamento, fin dal 2003 la Regione ha stabilito di partecipare con 16 milioni al finanziamento della metà dell'opera. Oggi, a distanza di undici anni da quanto stabilito in origine – ha concluso Bracco – con una situazione oggettivamente diversa e l'incertezza sul trasferimento delle facoltà al Giochetto, crediamo che si possa ripensare e rivedere il progetto”.

L'assessore ha anche detto che nei prossimi giorni ci sarà un incontro organizzato dal Comune di Perugia con i soggetti interessati per trovare una soluzione che risponda alle preoccupazioni dei cittadini.

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