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Cronaca

Borghi più belli in Umbria, si corre ai ripari: progetti e fondi per salvare i nostri tesori

"Quello che vogliamo ottenere in futuro è produrre progetti finanziabili dalla Comunità Europea, che portino ad arginare due problematiche comuni a tutti i borghi"

Un proficuo incontro tra Comuni, professionisti e Istituzioni che l’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia in Umbria” ha voluto organizzare per portare avanti progetti di sviluppo finanziabili dalla Comunità Europea. A relazionare sono stati Antonio Luna Presidente Associazione i Borghi più belli d'Italia in Umbria, Fiorello Primi Presidente Club I Borghi più belli d’Italia, Andrea Smacchi Presidente Prima Commissione Istituzionale Permanente Regione Umbria, Affari istituzionali e comunitari, Simone Splendiani, Università di Perugia, Dipartimento di Economia del Turismo, Francesco Fiorelli Presidente UNPLI Umbria, Daniela Settimi responsabile Turismo ANCI Umbria e Irene Falcinelli, assessore al turismo del comune ospitante.

Subito dopo si è aperto un interessante dibattito con interventi, tutti registrati e verbalizzati, di oltre 30 aziende che operano nella formazione, nel marketing, nella comunicazione e nei servizi turistici che si impegneranno nei prossimi mesi ad inviare le loro riflessioni in merito.

L’incontro di oggi è una ‘brainstorming’ tra professionalità pubbliche e private di settore che si sono rese disponibili a costituire un gruppo di lavoro a supporto progettuale dei Borghi umbri, per chiarire bene cosa serve oggi ai nostri territori e proporsi come polo di attrazione turistica crescente e strategico"

"Quello che vogliamo ottenere in futuro è produrre progetti finanziabili dalla Comunità Europea, che portino ad arginare due problematiche comuni a tutti i borghi: la grave riduzione della residenzialità e il conseguente abbandono delle attività commerciali su un versante; la stagionalizzazione del turismo, aggiunto al basso numero di pernotti consecutivi, sull’altro. In Umbria ¼ dei comuni aderisce al Club “I borghi più belli d’Italia”, una realtà unica nel suo genere. I progetti che andremo a proporre devono puntare sull’incremento dei servizi e della tecnologia perché i nostri centri antichi devono progressivamente diventare i luoghi tecnologicamente più avanzati dell’Umbria nello stesso tempo trovare la giusta formula per ‘monumentalizzare’ il paesaggio, strada che ci consentirebbe di aumentare la residenzialità.

La sensazione di benessere che pervade il turista nell’ammirare scorci di paesaggi dalle mura o dalle torri dei nostri centri storici deve essere capitalizzata e diventare motivo per costruire servizi di accoglienza di moderna concezione per la fruizione del paesaggio, restando così più tempo nelle nostre strutture di ospitalità”.

A chiudere il partecipato incontro è stato Fiorello Primi che si è detto piacevolmente stupito di vedere la partecipazione di così tante aziende pronte a collaborare per lo sviluppo dei tanti borghi umbri. “I finanziamenti diretti della Regione Umbria per manifestazioni sono in netta diminuzione, la spending review non permette più al nostro Ente di dare contributi ma i Fondi Europei, messi a disposizione per la crescita della nostra Regione, sono a disposizione previa la presentazione di progetti utili innovativi” - ha detto Smacchi.

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