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Cronaca

Nominati i nuovi legali di Rudy Guede: "Chiederò la revisone del processo"

L'unico accusato della morte di Meredith Kercher, dopo l'assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ha reso nota la decisione tramite il suo profilo Facebook

Lo aveva già annunciato alla fine della seguitissima intervista rilasciata a “Storie Maledette”. Rudy Guede chiederà, molto probabilmente, una revisione del processo. L'unico accusato della morte di Meredith Kercher, dopo l'assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, ha reso nota la decisione tramite il suo profilo Facebook.

L'annuncio - “Ho dato incarico – si legge sul post - a due collegi di avvocati romani e viterbesi che si occuperanno di seguire la mia difesa sia per le esigenze specifiche sia per valutare l’ipotesi di una revisione del processo”.

L'intervista a Franca Leosini - Ecco la versione di Rudy Guede

“Voglio ringraziare di cuore – prosegue Guede – tutti i legali che in questi giorni si sono proposti per assumere la mia difesa a titolo volontario, così come tutte le persone che hanno manifestato solidarietà nei miei confronti. Sono commosso. Gesti – conclude Rudy Guede – per me fondamentali. Gesti di solidarietà che mi danno forza e coraggio per proseguire con decisione lungo la strada per dimostrare la mia innocenza”

L'ivoriano, dopo l'intervista diretta da Franca Leosini, era entrato in conflitto con i suoi legali Valter Biscotti e Nicodemo Gentile. Gli avvocati il giorno seguente la puntata di Storie Maledette avevano deciso di dimettere dall'incarico, venendo probabilmente meno il rapporto fiduciario con l'assistito.

In molti, raccogliendo i vari commenti su Facebook, sembrano essere d'accordo con la revisione del processo che il giovane vorrebbe chiedere per vedere ribaltata la sentenza che lo ha condannato a 16 anni di carcere (8 già scontati) per l'omicidio della studentessa inglese.

Quando può essere chiesta la revisione? – La revisione del processo, mezzo d'impugnazione straordinario, puo essere chiesto “se i fatti stabiliti a fondamento della sentenza o del decreto penale di condanna non possono conciliarsi con quelli stabiliti in un'altra sentenza penale irrevocabile del giudice ordinario o di un giudice speciale”; “ se la sentenza o il decreto penale di condanna hanno ritenuto la sussistenza del reato a carico del condannato in conseguenza di una sentenza del giudice civile o amministrativo, successivamente revocata, che abbia deciso una delle questioni pregiudiziali previste dall'articolo 3 ovvero una delle questioni previste dall'articolo 479; “ se dopo la condanna sono sopravvenute o si scoprono nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto a norma dell'articolo 631”; “se è dimostrato che la condanna venne pronunciata in conseguenza di falsità in atti o in giudizio o di un altro fatto previsto dalla legge come reato”.

Permessi premio - La nomina dei nuovi legali si è resa necessaria anche dopo la decisione del magistrato di sorveglianza di Viterbo che ha negato al giovane ivoriano i permessi premio maturati, perché non avrebbe operato “una revisione critica dell'acccaduto”. Tradotto: non si sarebbe pentito di quanto commesso.

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